In Puglia arriva Salvini: striscioni e tensioni nelle piazze blindate

In Puglia arriva Salvini: striscioni e tensioni nelle piazze blindate
di Francesco G.GIOFFREDI
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Martedì 21 Maggio 2019, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 11:05
Quattro tappe elettorali (Lecce, Ostuni, Gioia del Colle e Bari) e un antipasto istituzionale, doppia veste - politica e ministeriale - e fari comunque puntati. Il tutto condito dalle spezie ormai consuete: il folto seguito di fedelissimi e simpatizzanti, ma anche le manifestazioni di acceso dissenso, gli striscioni e i lenzuoli sferzanti, i presìdi, i cori, i flash mob e la tensione che sale alle stelle, i toni che s'incendiano. Oggi in Puglia arriva Matteo Salvini, da ministro dell'Interno e da leader della Lega, il palazzo della Prefettura per firmare il protocollo e le piazze per arringare in vista delle elezioni europee e amministrative di domenica. Saranno piazze blindate, più del solito, ad accesso regolato e controllato, come suggerisce e impone la sequenza degli ultimi appuntamenti elettorali del tour salviniano, sempre caratterizzati da proteste soltanto colorite e virali o persino turbolente. Alle 10 il vicepremier sarà a Lecce in Prefettura per la sottoscrizione del patto per la sicurezza urbana; un'ora dopo appuntamento nella vicina piazza Sant'Oronzo, stavolta per portare linfa elettorale alla Lega e ai suoi candidati. Lecce inevitabilmente sarà la tappa-vetrina, perché proprio nel capoluogo salentino (e nella stessa piazza) domenica il gazebo leghista è stato preso d'assalto da un nucleo di anarco-insurrezionalisti: urla, minacce, gazebo giù e l'aggressione a una ragazza di 17 anni, colpita anche da un pugno.
Le forze dell'ordine hanno già passato a tappeto con le rituali operazioni di bonifica tutta l'area della piazza leccese: accessi chiusi, durante la visita di Salvini. Un dispositivo di massima sicurezza che non smorza però la protesta, né scoraggia i contestatori: non mancheranno striscioni e lenzuoli dai balconi, l'Arci ha incassato l'autorizzazione per un presidio e - spiegano - ha persino «noleggiato un aereo ultraleggero che in cielo esporrà uno striscione con scritto Salvini restituisci i 49 milioni».
Dopo Lecce, altre tre tappe. A Ostuni, alle 13.30, in piazza della Libertà: stesso copione, cioè comizio, contestazioni, striscioni. E intanto il candidato sindaco di centrosinistra alle amministrative ostunesi, Angelo Pomes, scrive al collega di centodestra Guglielmo Cavallo: «Prendi le distanze dalla Lega e non salire oggi sul palco con Salvini. Quale visione del mondo e dell'uomo credi di poter condividere con la sua politica? Tu che non hai mai nascosto la tua formazione politica e culturale cattolica, come puoi tollerare chi brandisce il Rosario e invoca la Madonna nel vano tentativo di ottenere qualche voto in più?».
In serata Salvini sarà prima a Gioia del Colle e poi a Bari, dove già ieri sono spuntati pungenti striscioni per le vie della città. In piazza Umberto, nel capoluogo, la contro-manifestazione sarà organizzata dal comitato Mai con Salvini: corteo alle 18, tutti vestiti da Zorro (con chiaro riferimento all'episodio citato nell'autobiografia del ministro, in cui è citato il furto di un pupazzetto del cavaliere mascherato ai tempi dell'asilo).
Il ministro - calcisticamente parlando - non tira mai indietro la gamba e insomma oggi potrebbe anche replicare a modo suo ai contestatori: non sarebbe la prima volta. Intanto i colonnelli leghisti pugliesi provano a smorzare i toni e allo stesso tempo condannano gli eccessi della protesta: «Gli striscioni ci fanno simpatia - spiega il senatore Rossano Sasso - purché non ledano l'immagine e la dignità di un ministro e di un corpo politico e soprattutto non creino tensioni. Noi portiamo idee, contenuti e consenso popolare, chi ci contrasta è libero di esporre tutti gli striscioni di questo mondo». «Ben vengano le contro manifestazioni, purché si svolgano senza dare fastidio soprattutto alla città, a chi lavora, ai commercianti, alle forze dell'ordine. Temo che però il livello di educazione da parte di qualcuno andrà al di fuori dalle righe, ma saranno controllati dagli apparati di sicurezza. Io non mi sognerei mai di andare ad un comizio di un mio avversario politico insultandolo. Parliamo comunque di una fetta ampiamente minoritaria. Esponessero gli striscioni, facessero le loro manifestazioni ma non dessero fastidio alla gente perbene che verrà ad ascoltare il proprio leader. Noi - continua - siamo preoccupati di un altro tipo di attacchi che ormai da tre settimane, quotidianamente, piove contro Salvini». Immancabile il riferimento all'episodio leccese: «È stato il gesto di alcuni teppisti nei confronti di un gazebo dove c'era una ragazza di 16 anni. Certo lo condanniamo, ma non abbiamo nessun timore perché per quanto riguarda la presenza di Salvini a Bari a Lecce ci sarà un dispositivo di sicurezza tale che limiterà qualsiasi malintenzionato».
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