In Puglia 11 tornado: da Coldiretti pressing al governo per i fondi

In Puglia 11 tornado: da Coldiretti pressing al governo per i fondi
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Domenica 25 Novembre 2018, 19:57
Una seria politica di contrasto ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la sicurezza della popolazione, specie, ecosistemi, la produzione agricola e le altre attività economiche. È quanto auspica Coldiretti al termine di una approfondita analisi sui dati Eswd - l'anagrafe europea degli eventi meteo estremi - che ha registrato in Italia oltre mille fenomeni nel 2018 fra tornado, bombe d'acqua, tempeste di fulmini, valanghe e bufere di neve.
Numeri raccapriccianti. Dall'inizio dell'anno ad oggi sono state 478 le trombe d'aria in Italia, più del doppio (+121%) di quelle registrate nello stesso periodo dell'anno scorso. Quanto al dato regionale da marzo a novembre sono stati 11 i tornado e le trombe d'aria che si sono abbattuti sulla Puglia. Nello specifico a marzo a Lecce, ad aprile a Lequile, a giugno a Santo Spirito di Bari e a San Foca, a settembre a Salice Salentino, a novembre a Taurisano, Parabita, Martina, Manduria e nella provincia di Brindisi. La tromba d'aria che ad ottobre si è abbattuta proprio in queste zone ha colpito 7mila ulivi secolari, strappati dal vento, sradicati o spaccati in due, duemila solo fra Torre Santa Susanna ed Erchie. Sono stati sufficienti quindici minuti per abbattere strutture, muretti a secco e far esondare canali. La furia del vento e le piogge di questo inizio settimana hanno poi lasciato segni gravissimi nel basso Salento, con i produttori in ginocchio per via del clima impazzito caratterizzato dall'alternanza di periodi caldi e giornate improvvisamente gelide. Le differenze tra la temperatura mite del mare e le perturbazioni con aria fredda hanno innescato fenomeni devastanti per i raccolti. Nel Leccese descritto uno scenario apocalittico con campi impraticabili, la falda piena d'acqua, terreni che non asciugano. Per Coldiretti l'ultima ondata di maltempo non fa altro che confermare la tendenza ai cambiamenti climatici che si manifesta con un'elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense. «Sono eventi estremi per cui il meccanismo della declaratoria di calamità naturale e del fondo di solidarietà naturale, così com'è strutturato, non funziona», denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
«Le gelate che hanno falcidiato l'olivicoltura pugliese a febbraio e marzo scorsi aggiunge hanno avuto effetti devastanti sulla produzione olivicola e olearia, soprattutto nelle province di Bari, Bat e Foggia, ma essendo l'olivo una coltura assicurabile, nonostante la gravità degli eventi calamitosi, rischia di restare fuori dagli interventi sulle calamità. Per questo abbiamo chiesto ai parlamentari pugliesi di fare pressing affinché, come avvenuto per la siccità 2017, vengano estese a tutte le colture, anche a quelle assicurabili, le misure previste dalla declaratoria di stato di calamità naturale». Nel 2017 con un emendamento al dl Mezzogiorno approvato in commissione bilancio al Senato le aziende colpite dalla prolungata siccità che non avevano sottoscritto polizze assicurative hanno potuto accedere ai benefici per favorire la ripresa dell'attività produttiva previsti dalla legge 102 del 2004, ricordano dalla associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura precisando come l'eccezionalità degli eventi atmosferici sia ormai diventata la norma.
In Italia nel 2018 si contano stima la Coldiretti danni per oltre 1,5 miliardi di euro tra coltivazioni e serre distrutte, alberi sradicati, edifici scoperchiati, aziende allagate, smottamenti e frane. L'Italia si colloca tra i dieci Paesi più colpiti al mondo per alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore e terremoti che negli ultimi venti anni hanno provocato perdite al Belpaese per 48,8 miliardi di euro secondo dati Unisdr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri naturali.
Quanto al dato pugliese nel corso del 2018 sono stati registrati almeno 30 nubifragi e bombe d'acqua. Il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, ha sottolineato come «tutti i comparti hanno subito danni ingenti senza alcuna esclusione, dal frutticolo all'orticolo, dal vitivinicolo all'olivicolo ed è assolutamente indispensabile intervenire per aiutare le imprese agricole in crisi di liquidità, estendendo il Decreto 102 sulle calamità naturali ed il relativo Fondo di Solidarietà naturale anche alle colture assicurabili».
L.Cas.
 
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