In Germania per lavoro, muore a 34 anni
L'addio degli amici sui social

Wladimir Esposito
Wladimir Esposito
di Valeria BLANCO
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Lunedì 30 Luglio 2018, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 12:56
A Francoforte, in Germania, era emigrato per lavoro ormai da quasi due anni. Anche se lavorava come operaio in una ditta edile, non aveva mai reciso il legame con il Salento e con la sua Uggiano la Chiesa in particolare: Wladimir Esposito, 34 anni, ci tornava ogni volta che poteva, anche perché ad attenderlo nel Salento aveva ancora tanti amici. Merito del suo carattere gioviale e del sorriso contagioso, della passione per la musica e per la convivialità ad essa legata.
Ora Wladimir non tornerà più. È morto l'altro giorno in un ospedale di Francoforte, dove era stato ricoverato circa venti giorni fa a seguito di un incidente sul posto di lavoro. Sembrava poco più che una banalità: un muletto di 9 tonnellate gli era passato sul piede e lui era stato ricoverato in un ospedale di Francoforte, ma stava bene. Attivissimo sul gruppo Facebook Salentini sparpagghiati - che raccoglie migliaia di salentini emigrati all'estero - era stato lui stesso a postare la foto della sua gamba ingessata e a rassicurare gli amici con una battuta: Francoforte vista mare.
Il ragazzo, che era ancora in ospedale, sarebbe dovuto essere dimesso proprio ieri. Invece, è accaduto l'imprevedibile: ieri Wladi - così lo chiamavano gli amici - è deceduto improvvisamente. L'ipotesi è che possa essersi trattato di un infarto, ma sarà l'autopsia che si sta svolgendo proprio in queste ore a dare conferme ai genitori, che sono partiti in fretta e furia alla volta di Francoforte.
Nel Salento, intanto, lo piangono decine di amici. Nel tempo libero, il giovane faceva il dj di musica underground in alcuni locali e circoli Arci della provincia. Era noto anche con il soprannome Nonsay, da un intercalare che usava spesso.
E per tutta la giornata di ieri il dolore ha invaso i social. Tra i primi a lanciare un messaggio di cordoglio, il sindaco di Uggiano, Salvatore Piconese: «L'emigrazione - scrive il primo cittadino su Facebook - è sempre una ferita aperta. È un sacrificio umano e civile. E la notizia giunta oggi è per tutti noi devastante. La tristezza è calata sulla vita della nostra comunità. E il dolore e le lacrime s'intrecciano, per sempre. Un grande bacio al cielo giovane Wladimir. Che la terra ti sia lieve...».
Il dolore è una valanga, a Uggiano e sui social network: «Non ce la faró mai ad abituarmi all'idea di non vederti più... e risparmiatemi le solite frasi del tipo sarà sempre con te perché lo era già, ogni giorno, con le sue stupide battute, nei miei discorsi. Parlavo di te sempre - scrive un'amica su Facebook - anche con chi non ti conosceva, raccontando le risate che ci facevamo Wlady... perchè ridevamo sempre. Ogni volta che ti ricorderò con i nostri modi di dire, o ascolterò i disconi che mettevi e in automatico partiva la manina frisa spunzata... Come faró a non piangere?». «Adesso chi mi darà le pacche sulla schiena? Chi con un abbraccio mi stritolerà? - scrive una parente, anche lei residente a Francoforte - ditemi che è solo un incubo vi prego». «Un abbraccio da qua giù amico. La vita è così strana a volte ma sono sicuro che il tuo ricordo e sorriso resteranno per sempre nei nostri ricordi», è il pensiero lasciato su una bacheca da parte di un amico salentino.
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