Salento, assunzioni pilotate e voto di scambio: Ruggeri ora è pronto a parlare, chiesto l'interrogatorio

Totò Ruggeri con l'avvocato difensore Salvatore Corrado
Totò Ruggeri con l'avvocato difensore Salvatore Corrado
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Giovedì 28 Luglio 2022, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:31

Ha chiesto di essere interrogato l'ex assessore regionale al Welfare ed ex parlamentare, l'imprenditore Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese, per difendersi dalle accuse di avere pilotato assunzioni e concorsi, di avere contribuito a forzare la pratica di ripristino del litorale del suo stabilimento balneare Atlantis di Otranto nonchè di avere cercato di condizionare il voto a Gallipoli e ad Aradeo nelle elezioni regionali del 2020. Ma è notizia dell'ulima ora è che il pubblico ministero della Procura di Lecce, Alessandro Prontera, ha rigettato la richiesta. Riservandosi di prenderla in considerazione più in là.

In silenzio davanti alla gip

Agli arresti domiciliari dal 7 luglio, Ruggeri aveva scelto questa strategia difensiva con l'avvocato Salvatore Corrado,dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia con la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Simona Panzera, ed avere rinunciato a presentare ricorso al Tribunale del Riesame.

Interrogatorio-fiume

Se l'istaza fosse stata accolta si sarebbe prospettato un interrogatorio-fiume con il magistrato titolaredell'inchiesta condotta con i finanzieri della compagnia di Otranto, poichè il confronto con l'accusa sarebbe potuto vertere non solo sulle contestazioni riportate nell'ordinanza di custodia cautelare ma anche su tutte quelle indicate nelle migliaia di pagine del fascicolo. Gran parte riguardanti presunte assunzioni di donne in aziende private o di collocazioni in società partecipate da enti pubblici. In cambio - questo il fronte dell'accusa - di prestazioni di natura sessuale  ed anche di aragoste e casse di Berlucchi.

Le accuse degli arresti ai domiciliari

Quanto alle contestazioni che privano Ruggeri della libertà personale da oltre 20 giorni, la prima riguarda l'assunzione del figlio di Rodolfo Rollo,  direttore generale dimissionario della Asl (per Rollo pende la decisione della giudice Panzera sull'applicazione della sospensione dal servizio, è difeso dall'avvocato Massimo Manfreda) nell'ospedale Cardinal Panico di Tricase, in cambio del potenziamento del servizio di dialisi. Il secondo capo di imputazione parla del rinnovo di un incarico dirigenziale All'Arneo per la figlia del ristoratore Luigi Marzano, in cambio di pesce, aragoste e casse di Berlucci, in concorso con il commissario straordinario Antonio Renna (arresti domiciliari confermati, la sua posizione è stata discussa martedì davanti al Tribunale del Riesame dagli avvocati Luigi Covella e Francesco Fasano). La terza contestazione riguarda il presunto condizionamento in un concorso indetto dall'Arneo per fare risultare idoneo una persona vicina a Ruggeri: ne rispondono anche Renna, Vito Caputo, Michele Adamo e Silvia Palumbo. Il quarto episodio - anche questo contestato come corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio - riguarda l'accredimento della sede di Muro della società "I giardini di Asclepio" per la procreazione assistita: con Ruggeri ne rispondono il dottore Elio Vito Quarta (gli è stato applicato il divieto di eseritare la professione che sarà discusso domani al Riesame dall'avvocato Luigi Corvaglia) e il commercialista Giambattista Zacheo (Riesame anche per lui, avvocato Dario Congedo).

Nel quarto capo di imputazione Ruggeri risponde di avere favorito il miglioramento del contratto di lavoro nell'ambito territoriale del Comune di Gagliano del Capo, di una donna con cui avrebbe intrattenuto una relazione.

Voto di scambio

Ancora la vicenda del Lido Atlantis, in concorso con il sindaco di Otranto, Pierpalo Cariddi, l'ex dirigente comunale Emanuele Maggiulli, l'ex consigliere regionale, ed attuale sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli (Riesame domani per l'obbligo di dimora nel omune di residenza, avvocato Antonio Mariano Costantini). Per Cariddi (avvocati Gianluca D'Oria e Maurio Finocchito) e Maggiulli (avvocato Antonio Quinto)  sottoposti rispettivamente al divieto di dimora ed agli arresti domiciliari, il Riesame ha stabilito rispettivamente la conferma della misura del divierto di dimora nel Comune di Otranto, mentre per Maggiulli sono stati revocati gli arresti domiciliari e gli è stato applicata la stessa misura del sindaco. Infine i 6.000 euro che avrebbe fatto distribuire ad Aradeo ed i 10.000 euro a Gallipoli (in concorso con Pendinelli) durante la campagna elettorale delle Regionali del 2020.  

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