Il paese in corteo contro la mafia

Il paese in corteo contro la mafia
di Daniela PALMA
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Domenica 10 Gennaio 2016, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 09:21

Oltre trecento persone scese in strada per dire no alla mafia, ai silenzi complici, alla collusione. La risposta di Parabita alla cupa ombra del malaffare emersa con la maxi operazione dei carabinieri del Ros di Lecce che lo scorso 16 dicembre ha portato in manette 22 persone, tra le quali il vicesindaco, è partita da una marcia per la legalità patrocinata da Libera. L’iniziativa civica, volutamente priva di colori partitici, ha chiamato a raccolta gente comune, associazioni, artigiani, commercianti.


Timida ma significativa la risposta della popolazione. Presenti, “a titolo personale e non in veste istituzionale” – specificano – anche tre esponenti di maggioranza, gli assessori Chiara Barone e Sonia Cataldo, insieme alla consigliera Francesca Giannelli. Assente il sindaco Alfredo Cacciapaglia.
Nel corteo anche le opposizioni consiliari ed extraconsiliari al gran completo.
"E’ solo l’inizio - scommettono i giovani promotori - quello che conta non sono i numeri ma il messaggio che vogliamo far passare".
Il corteo, partito da piazza Umberto I, ha sfilato per le vie della città con il motto “Se non sei una mela marcia, marcia per la legalità”. La chiusura, in piazza Regina del Cielo, è stata affidata al messaggio del presidio Libera di Casarano.

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