Il Dea pronto ad ottobre: via al trasferimento reparti

Il Dea pronto ad ottobre: via al trasferimento reparti
di Maddalena MONGIO'
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Martedì 14 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:41

Il Dea di Lecce parte: il trasferimento dei reparti è in atto, ma sarà anche il centro che accoglierà gli studenti e l’attività di ricerca del corso di laurea in Medicina di UniSalento. Quasi completato il trasferimento del reparto di Ortopedia e Traumatologia, dal corpo centrale del Vito Fazzi di Lecce, e in settimana parte quello del Pronto soccorso con i codici rossi e gialli a “cambiare casa” per primi insieme al reparto di Osservazione breve. Il completamento del trasferimento al Dea di tutti i reparti dell’area chirurgica è previsto entro fine ottobre, mentre lo spostamento al corpo centrale del Fazzi, della Pneumologia e Terapia intensiva Covid, attualmente attivi al quarto piano del Dea, sarà effettuato dopo il completamento dei lavori al sesto piano del presidio ospedaliero già utilizzato per Malattie infettive prima che il reparto fosse trasferito in una palazzina dedicata.

Il direttore generale


Insomma questa volta non si torna indietro e il Dea, con i circa 300 posti letto, funzionerà per la mission per cui è stato costruito: dare cura e assistenza ai casi più complessi e urgenti. «Stiamo attivando tutte le linee di servizio – afferma Rodolfo Rollo, direttore generale di Asl Lecce –: discorso delicato perché si tratta di migliaia di operatori che dovranno cambiare modalità di lavoro. Il nuovo padiglione Dea del presidio Vito Fazzi nasce con l’obiettivo di trasferire in una nuova struttura tutti i reparti ospedalieri caratterizzati da una alta intensità dei livelli di cure alcuni dei quali coinvolti nel trattamento di patologie tempo dipendenti. Di conseguenza questo padiglione, denominato Dipartimento di Emergenza-Urgenza Accettazione, l’Hub di secondo livello di riferimento per l’intera rete ospedaliera provinciale nonché il centro di riferimento per le alte specializzazioni dell’intera provincia, sarà la sede naturale delle attività formative e di ricerca clinica dell’istituendo corso di laurea in Medicina e chirurgia ad orientamento MedTec. A questo fine il Dea è stato dotato delle più moderne tecnologie e conseguentemente fornito di tutte le professionalità necessarie a garantire i percorsi clinici riservati ai pazienti ad alta complessità clinica».

Le determina


La determina dirigenziale della Regione Puglia numero 243 del 6 aprile scorso, ha autorizzato Asl Lecce all’attivazione del Dea e quindi il trasferimento del Pronto soccorso, dei reparti di Cardiochirurgia, Cardiologia, Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Terapia Intensiva, Urologia, Unità Coronarica, dei servizi senza posti letto, delle ambulatori diagnostici e assistenziali, oltre all’autorizzazione all’esercizio del reparto di Chirurgia vascolare che colmerà un vuoto importantissimo nella medicina dell’emergenza-urgenza del Fazzi.

Le tempistiche


«Siamo partiti in questo mese – premette Rollo – e contiamo di concludere il trasferimento di tutti i reparti entro fine ottobre.

Procederemo per gradi, abbiamo quasi completato il trasferimento di Ortopedia e in questa settimana avvieremo quello del Pronto soccorso, anche questo graduale. La medicina di accettazione ed urgenza si articola in diverse linee di intervento che occupano aree differenti del Dea e del monoblocco centrale del presidio Fazzi. In linea di principio, è interesse generale che i singoli percorsi destinati a pazienti con differente livello di complessità clinica non generino interferenze, così come l’eventuale positività alla infezione da Covid 19 non generi rischi infettivi nel flusso costante di pazienti che è tipico di un pronto soccorso. Prioritariamente verrà attivato presso il Dea il percorso per i codici Rossi e Gialli, medici e chirurgici e il percorso per la rete trauma maggiore. Congiuntamente a questi si procederà alla attivazione di posti letto della Osservazione Breve Intensiva e di Medicina di urgenza. In un secondo ambito del Pronto soccorso saranno trattati i codici bianchi e verdi, utilizzando a questo fine alcuni ambulatori specialistici dedicati».


Annesso al pronto soccorso l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) e il reparto di Medicina d’urgenza. Sempre al piano terra i servizi di radiodiagnostica d’urgenza, il trauma center, le sale operatorie per chirurgia e traumatologia di urgenza, le sale dedicate ai pazienti in codice rosso e giallo, oltre ai percorsi per i pazienti da avviare con urgenza all’area cardiovascolare, al percorso ictus e quelli riservati a pazienti che necessitano il ricovero in Rianimazione.
«Parallelamente, verranno decentrati gli interventi riservati all’età pediatrica – conclude Rollo – e per la donna in gravidanza. Oltre al pronto soccorso vi saranno le aree di degenza e di assistenza dirette da diversi dipartimenti. Queste aree avranno anche i posti letto necessari per garantire attività didattiche per studenti in. medicina, medici in specializzazione e studenti che frequentano i corsi di laurea in scienza sanitarie (infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia)».

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