Dieci indagati e due milioni di euro di merce sequestrata: scoperta la filiera dei marchi contraffatti. Con gli imprenditori che lucravano con i lavoratori in nero e i negozianti che vendevano i prodotti "firmati" come se fossero veri. Maglie Diadora, Rifle e Liabel, polo Sergio Tacchini: tutto falso, ovviamente. E' un gigantesco giro d'affari che è stato scoperchiato dalla Guardia di Finanza della compagnia di Gallipoli con un blitz che ha portato ad una serie di perquisizioni e di denunce in una vasta area del Salento.
I capi di abbigliamento e le calzature venivano prodotte negli stabilimenti di 8 società regolarmente registrate: le perquisizioni hanno riguardato i comuni di Gallipoli, Racale, Melissano, Taviano e Casarano.
Oltre alla merce contraffatta - un milione di articoli per un valore di circa due milioni di euro - sono stati sequestrati anche due locali adibiti allo stoccaggio, un pc e sette supporti di memoria esterna. In alcuni casi la merce era munita di un ologramma materialmente falso rispetto a quello originale di proprietà delle società titolari delle firme. Nel corso delle indagini sono stati individuati anche due magazzini per la vendita all'ingrosso situati presso il centro commerciale di Casamassima, in provincia di Bari.