Giulio Regeni, addio al manifesto sulla facciata del Municipio. Il sindaco: «Solo ragioni di decoro»

Giulio Regeni, addio al manifesto sulla facciata del Municipio. Il sindaco: «Solo ragioni di decoro»
di Luana PRONTERA
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Mercoledì 26 Gennaio 2022, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 21:07

Il viso sorridente di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso sei anni fa in Egitto, posto sulle facciate dei Municipi, nelle grandi città come Roma e Milano, ma anche dei piccoli paesi del Salento come Alessano, serve a ricordare che l’Italia continua a chiedere verità e giustizia per quella morte ancora avvolta dal mistero. 

L'ex sindaca Torsello attacca l'amministrazione: manifestazione e raccolta firme

Ad Alessano, però, la recente rimozione del manifesto, è motivo di una querelle tra l’allora sindaca Francesca Torsello, che sposò la causa facendo appendere quello striscione, e l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Osvaldo Stendardo, che lo ha fatto rimuovere qualche settimana dopo l’elezione.

Così, mentre Torsello promuove per domenica una manifestazione con raccolta firme per ripristinare lo striscione, Stendardo minimizza, spiegando che la rimozione è stata legata all’esigenza di rifare la facciata del municipio. «Abbiamo provato grande tristezza - dice la Torsello - nel notare che uno dei primissimi atti successivo all’insediamento del sindaco, nell’ottobre del 2021, è stato quello di rimuovere quello che per noi era un simbolo di resistenza civile. Rammaricati da quel gesto abbiamo formalizzato una richiesta di spiegazioni e deciso di mantenere quell’impegno stampando ed esponendo a nostre spese altri piccoli striscioni simili a quello rimosso. Il gruppo consiliare di minoranza ha chiesto l’autorizzazione ad una manifestazione per domenica al fine di raccogliere le firme necessarie al ripristino dello striscione».

La replica del sindaco Stendardo: «Solo motivi di decoro»

Ma il sindaco spiega: «Si è trattato di un atto esclusivamente legato al decoro e alla necessità di rifare la facciata del Municipio e non ad una presa di distanza, anche perché le persone non si rimuovono, soprattutto quando la loro morte avviene in circostanze così drammatiche. Quando sarà possibile, intendo realizzare una grande manifestazione pubblica che ricordi Regeni ma anche Ilaria Alpi, Fabrizio Quattrocchi e tutti i concittadini che si sono spesi per una causa e per questo sono stati assassinati. 

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