Giocano a pallone in piazza e rompono il lampione: prof e studenti scappano

Il lampione rotto in piazza Sant'Oronzo
Il lampione rotto in piazza Sant'Oronzo
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Sabato 21 Aprile 2018, 03:18 - Ultimo aggiornamento: 09:30
Una vera e propria partita di calcio con tanto di squadre e tifosi. Terreno di gioco: l’ovale di piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città. A disputarsi chissà quale trofeo studenti e professori in gita a Lecce. 
Lunedì, intorno all’ora di pranzo le squadre sono scene in campo (mancava solo il fischio d’inizio dell’arbitro) e si sono messe a giocare a calcio sotto gli occhi dei leccesi e di Sant’Oronzo che, seppur ingabbiato, “ha assistito a tutto”. Sicuramente sconcertato. Studenti e professori hanno dato prova di sé mettendo in atto le migliori performance tecnico-sportive da Mondiali di calcio. E il pubblico presente li ha anche sostenuti divertendosi a guardare la sfida in corso. Fin qui tutto bene. Sano e puro divertimento seppur in una piazza centrale della città.
 
Ma si sa: il gioco è bello finché dura poco. E già. Perché forse presi dal troppo entusiasmo, forse dalla voglia di mettere a segno il gol della vita, fatto sta che uno dei “giocatori” ha tirato un calcio alla Messi, o alla Totti per i romanisti, che il pallone ha colpito una delle tre lampade in vetro di uno dei lampioni storici in ferro che sono presenti piazza Sant’Oronzo. Il vetro è precipitato per terra mettendo a rischio l’incolumità dei passanti e degli stessi giocatori che... se la sono data a gambe levate. Professori compresi. Sotto gli occhi increduli di leccesi e turisti che hanno immediatamente avvertito i carabinieri. 
Purtroppo però non c’è stato nulla da fare, le squadre di calcio erano già sparite nel nulla senza neppure chiedersi se fosse il caso di contattare qualcuno per pagare i danni e nemmeno a raccogliere i vetri rotti che potevano causare danni ad altre persone. I carabinieri hanno poi passato tutto in mano alla municipale che in ogni caso ha solo potuto constatare quanto successo.
Singolare il fatto che a scappare siano stati anche i professori che invece dovrebbero dare invece il buon esempio.
F.Soz.
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