Giardinaggio, fotocopie e facchinaggio: detenuti in Procura, ma per lavorare

Giardinaggio, fotocopie e facchinaggio: detenuti in Procura, ma per lavorare
di Paola ANCORA
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Martedì 23 Luglio 2019, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 15:10
La Procura apre le porte ai detenuti. E, dopo aver chiesto e ottenuto la condanna di questi cittadini per i reati più vari, li aiuta a ritrovare la retta via, a lavorare, a reinserirsi nella società, come la Costituzione prevede sia fatto con coloro i quali vengono - per legge - privati della loro libertà personale.

La Procura di Lecce, infatti, ha proposto al Comune la sottoscrizione di una convenzione, che coinvolge anche l'istituzione carceraria, per il reinserimento lavorativo di alcuni detenuti. La convenzione prevede l'impegno, da parte della Procura, ad accogliere presso i propri uffici cinque detenuti per un periodo di due anni, durante i quali potranno svolgere attività lavorativa «di pubblica utilità».

Quale? Ad esempio attività di giardinaggio, di copia dei fascicoli non coperti da segreto, di piccoli lavori di facchinaggio. Il Comune assumerà l'impegno di versare i contributi Inail e la casa circondariale quello di assumersi ogni onere e responsabilità relativamente a quali detenuti potranno beneficiare del progetto, al loro trasporto fino al tribunale di viale De Pietro - dove ha sede la Procura - e, anche, alla nomina di un tutor che monitorerà i singoli progetti di inserimento.

«Ogni condannato - scrive il Comune nella delibera che fa propria la convenzione - può compiere un percorso di risocializzazione, in quando ogni essere umano è un individuo nato “eguale in dignità e diritti, dotato di ragione e di coscienza” e perciò chiamato ad agire “in spirito di fratellanza”, come recita l'articolo 1 della Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo”», datata 1948.

La procedura per attuare la convenzione è già conclusa. E domani mattina, alle 11, all'Open Space di Palazzo Carafa si terrà la conferenza stampa di presentazione della convenzione, conferenza alla quale parteciperanno il sindaco Carlo Salvemini, il Procuratore capo della Repubblica Leonardo Leone De Castris e la direttrice della Casa Circondariale di Lecce, Rita Russo.
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