Giallo a Parigi, morto un salentino: era funzionario dei servizi segreti italiani

Una strada di Montmartre
Una strada di Montmartre
di Alessandro CELLINI
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Martedì 7 Maggio 2019, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 11:50
Per l'intera giornata di ieri la morte di un funzionario dei servizi segreti italiani a Parigi ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo. In serata l'autopsia ha sciolto i dubbi: Massimo Insalata, 50 anni, di Santa Maria di Leuca, è morto a causa di un infarto. Gli elementi di una spy story c'erano tutti: uno 007 morto all'estero in circostanze poco chiare e una serie di oggetti trovati accanto al corpo che contribuivano ad alimentare i sospetti. La ricostruzione della polizia francese, che aveva avviato le indagini in seguito al ritrovamento del cadavere, però, ha chiarito tutto.
L'uomo era arrivato a Parigi venerdì scorso, per un corso di lingua nell'ambito di normali scambi tra Italia e Francia. Tenente colonnello dei carabinieri e agente in servizio all'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (una delle due agenzie di intelligence italiane), aveva occupato un appartamento a Montmartre, uno dei quartieri parigini più suggestivi e caratteristici. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella notte tra domenica e lunedì a pochi metri dall'appartamento: presentava una profonda ferita al mento, che si è procurato molto probabilmente cadendo a terra. Stroncato da un infarto: questo dice il rapporto del medico legale incaricato dalla Procura parigina. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari, chiamati da alcuni passanti. La polizia francese ha perquisito le camere che il 50enne salentino occupava. E il ritrovamento di alcuni oggetti può forse aver contribuito a rendere più suggestiva l'incertezza sul destino di Insalata.
L'agente segreto aveva con sé, infatti, una chiavetta Usb con dati criptati, una busta con 85 banconote da 20 euro, una scheda di memoria e altri documenti, tra cui - stando a quanto hanno rivelato nelle prime ore di ieri mattina alcuni media francesi - un biglietto da visita con il numero della Presidenza del Consiglio dei ministri, cui fa capo, in effetti, l'Aise.
Sul caso sia le autorità francesi che quelle italiane avevano tenuto un profilo bassissimo: massimo riserbo, come avviene sempre in casi che riguardano gli agenti dei servizi segreti. Dopo alcune ore dal ritrovamento del corpo, in realtà, l'Ambasciata d'Italia a Parigi aveva escluso qualsiasi ricostruzione fantasiosa, dando per certa la morte per cause naturali. Nel corso della giornata di ieri il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone aveva annunciato una interrogazione al premier: «La morte del funzionario presenta strane opacità. Presenterò un'interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiarire le reali motivazioni della presenza del funzionario in Francia e quali sono state le cause del decesso.
Massimo Insalata, già componente dei reparti dell'Arma, aveva avviato il suo lavoro nell'intelligence ai tempi del Sisde (l'ex servizio segreto civile) e aveva iniziato ad operare per i servizi di sicurezza italiani sul fronte della cooperazione internazionale. A Leuca lascia una moglie e tre figli. «Avrà avuto un malore. Ma Massimo stava bene, non soffriva di nulla. Aspettiamo l'esito degli accertamenti per avere certezza di quanto accaduto». Queste le parole di Paolo Insalata, il fratello del funzionario morto. Cordoglio, commozione e incredulità a Leuca e in altri Comuni del sud Salento per la sua morte improvvisa. Alcuni amici della piccola frazione di Castrignano del Capo lo ricordano: «Massimo era un ufficiale dell'Arma, lavorava a Roma. Una persona sempre attenta; siamo rimasti senza parole quando abbiamo appreso la notizia su Internet. Suo padre era un ufficiale dell'esercito, gente ben voluta a Santa Maria di Leuca. Tre figli, tre bravi ragazzi, orma adulti. Venivano tutti con la famiglia in vacanza dalle parti di San Gregorio». I funerali si terranno venerdì a Fiuggi, a Lecce sarà invece celebrata una Messa in suo ricordo.
(Ha collaborato
Pino Greco)
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