Gallipoli, scoperto deposito abusivo di cozze: sequestrati 25 chili destinati alla vendita

Gallipoli, scoperto deposito abusivo di cozze: sequestrati 25 chili destinati alla vendita
di Rita DE BERNART
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Giovedì 18 Agosto 2022, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:14

Un deposito abusivo di cozze nere nel porto di Gallipoli: è quanto rinvenuto nel pomeriggio dal personale della Guardia Costiera di Gallipoli. Continua senza sosta  infatti l'attività capillare della capitaneria di Portodi Porto di Gallipoli per l'operazione Mare sicuro. Gli uomini della locale Capitaneria di Porto al comando del capitano di vascello Pasquale Vitiello, nel corso dei controlli che li vedono impegnati quotidianamente sia in mare che a terra si sono imbattuti inaspettatamente in 25 kg di cozze abbandonate: i molluschi, probabilmente destinati alla vendita, erano adagiati in sacchetti retinati da 5 kg sul fondale prossimo al porto di Gallipoli, nascosti tra scogli e sassi, in condizioni igienico sanitarie estremamente pericolose. Il personale intervenuto, sia da mare che da terra, ha rimosso tutto il prodotto, individuando i sacchetti immersi e nascosti lungo il perimetro della banchina.

«I mitili – commenta il comandante Vitiello- erano certamente destinati alla commercializzazione.

Immaginiamo che conseguenze e quali rischi ci potevano essere se fossero giunti sulla tavola di qualche ignaro consumatore; in un periodo peraltro che vede una Gallipoli così piena di turisti e visitatori».

L’attività della Capitaneria è volta anche alla tutela dell’ambiente marino e costiero e del consumatore, tematica questa alla quale il comandante e i suoi uomini prestano particolare attenzione. Il personale intervenuto, sia da mare che da terra, ha rimosso tutto il prodotto. La Guardia Costiera coglie l’occasione per ricordare che il prodotto ittico può essere commercializzato solo nelle forme previste dalle Autorità sanitarie, con evidenza documentale delle varie fasi dell’approvvigionamento e nel rispetto delle norme igieniche di riferimento e che l’esposizione al caldo ed al sole altera le caratteristiche organolettiche e di conservazione del prodotto esponendo il consumatore a gravi rischi per la salute.

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