Il rito del fuoco e l’arte della cartapesta per San Silvestro : tutto pronto a Gallipoli per la tradizionale notte dei “Pupi di capodanno”. Un appuntamento storico che da decenni si rinnova attirando in strada, allo scoccare della mezzanotte, migliaia di cittadini locali e dei paesi limitrofi ed anche tanti turisti. Opere d’arte in cartapesta, dislocate nei vari quartieri della città, dal borgo antico alle periferie, che al termine del classico countdown, vengono fatte bruciare con tanto di spettacolo pirotecnico. E’ la metafora del vecchio che va via, con le sue storture e i suoi malanni bruciati dal fuoco che purifica ogni cosa, per lasciare spazio al nuovo anno. Alle belle speranze. L’anno vecchio è così rappresentato, in interpretazioni originali e spesso stravaganti, come un fantoccio dalla fattezze imbruttite dal tempo e dalle fatiche: colori, forme, sembianze diverse accomunate da quella vena grottesca e allegorica che li rende divertenti.
Giovani e tradizioni
Una tradizione sentita anche da decine e decine di giovanissimi: ogni anno infatti agli storici “staff” di cartapestai che si sono formati spontaneamente nei vari quartieri, si aggregano nuove leve che partecipano alla creazione dei Pupi principali e si cimentano in altre piccole creazioni di Pupi più piccoli disseminati nelle strade.