Gallipoli, a Porto Gaio si punta sugli yacht: «Pronto in un anno e mezzo». C'è il primo via libera

Gallipoli, a Porto Gaio si punta sugli yacht: «Pronto in un anno e mezzo». C'è il primo via libera
di Rita DE BERNART
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Mercoledì 7 Luglio 2021, 11:02

Più vicina la realizzazione del porto turistico Porto Gaio a Gallipoli. Lo scorso 29 giugno il progetto, che prevede l'ampliamento della darsena da 120 a 455 posti barca, ha avuto l'ok della Conferenza dei Servizi regionale, riunitasi per la terza volta. Prossimo step la valutazione ministeriale per la Via. Salvo altri intoppi. «Io non mollo», dice l'amministratore Benito Papadia. Quasi 15 ettari di specchio d'acqua con pontili galleggianti che potrà ospitare barche fino a 50-60 metri facendo entrare Gallipoli nella rete dei porti turistici di Puglia e del Sud Italia; consentendo anche l'attracco di giga yacht.

L'investimento

Per il Salento è uno dei più imponenti investimenti privati nella portualità che, insieme al porto realizzato a Otranto con fondi pubblici, potrebbe segnare in maniera determinante lo sviluppo del turismo nautico. Un iter ancora molto lungo tuttavia, rallentato anche da interpellanze di natura politica, alla fine del quale Papadia si dice pronto a realizzare e rendere operativo l'impianto in un anno e mezzo. La società, incassato il parere positivo degli enti regionali, ha 60 giorni di tempo per presentare la documentazione al ministero delle Infrastrutture. Poi, se sarà rilasciata la valutazione di impatto ambientale favorevole, si tornerà in Conferenza per il bollino finale, seguiranno la firma per l'accordo di programma tra il sindaco e il presidente della Regione e infine occorrerà il parere vincolante del consiglio comunale per l'approvazione della variante urbanistica.
Una storia infinita, insomma, quella di Porto Gaio che va avanti da quasi dieci anni durante i quali la bozza iniziale è stata modificata per ridurre al minimo l'impatto ambientale, secondo le indicazioni della prima conferenza preliminare. A redigere la variante con le modifiche migliorative l'ingegnere Pierpaolo Cariddi, oggi sindaco di Otranto.
Il nuovo porto, per un totale di circa 450 posti, rientra per la normativa tra i piccoli porti turistici, 1000 gli approdi per i grandi e 2000 per i mega.

Negozi di lusso, ristorante, bar, servizi, punto informazione, un bed & breakfast senza però l'aggiunta di nuovi volumi impattanti: si prevede la ristrutturazione di edifici già esistenti e l'abbattimento di uno troppo obsoleto per costruirne uno più moderno. Lo studio del progettista in circa 270 pagine prende in analisi l'impatto ambientale di materiali e delle diverse componenti: proprio per questo saranno inoltre realizzati i pontili galleggianti e una diga in massi organici. Previste anche due aree a parcheggio dove sarà istituito il servizio navetta per la città. «Non capiamo commenta Benito Papadia - come mai in questi anni sia stato ostacolato un progetto che porterà Gallipoli a fare il salto di qualità per quanto riguarda il turismo e la nautica. Ma io non mollo, quando avremo l'ok sono pronto a realizzare tutto in circa un anno e mezzo. C'è una fortissima richiesta di posti barca, tante imbarcazioni rimangono a terra ogni anno, con questa nuova struttura potremo dare una risposta importante, Gallipoli entrerà nella rete dei porti turistici e potremo anche ospitare giga yacht fino a 50 metri. Ogni anno ne transitano almeno una decina che non possono ormeggiare con grande perdita per tutto l'indotto. Si tratta di persone facoltose, che a volte prenotano intere strutture ricettive o sale ristorante, senza contare il rifornimento in cambusa». La Porto Gaio srl è inoltre concessionaria esclusiva per il sud Italia degli yacht Azimut, azienda leader mondiale che molto spesso è costretta a spostare i grandi eventi in altri porti. «Due anni fa - spiega Maurizio D'Accardo, responsabile ormeggi e comunicazione abbiamo organizzato l'evento con la presidente di Azimut a Monopoli. C'erano ospiti da tutto il mondo, decine di mega barche e una risonanza pubblicitaria incredibile. Il catalogo con le foto fa il giro del mondo, immaginiamo cosa significherebbe per Gallipoli?».

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