Gallipoli, all'amo un pesce rospo velenoso: proviene dall'Africa

Il pesce rospo pescato a Gallipoli
Il pesce rospo pescato a Gallipoli
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Martedì 2 Maggio 2023, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:23

Sabato mattina a Gallipoli è stato pescato un pesce rospo, nome scientifico Halobatrachus didactylus. Si tratta  di un pinnuto tipico dei mari africani e risulta piuttosto pericoloso poichè le spine della dorsale contengono un veleno piuttosto potente.  

Area Marina Protetta coinvolta

Il pesce è stato consegnato agli specialisti dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo perché ne studi le caratteristiche ed analizzi le ragioni della presenza nelle acque del Salento. La causa potrebbe essere anche l'innalzamento delle temperature che hanno già creato l'habitat ideale per pesci del Sud del Mediterraneo, come i pesci pappagallo.

Si tratta di un tipo di pesce pinnuto, che frequenta solitamente il Mar Mediterraneo, soprattutto le sponde africane e tra le sue peculiarità ha il fatto che risulta pericoloso, al pari di altre specie come la “tracina draco” meglio conosciuta come “parasaula”, per via delle spine della dorsale che contengono un veleno piuttosto forte.

Resosi conto della pescata particolare l’uomo subito dopo averlo “slamato” ha pensato bene di avvisare la Capitaneria di porto di Gallipoli che ha allertato un biologo marino, affinché comprendesse le caratteristiche della specie e le ragioni della sua presenza nelle acque dello Jonio salentino.

Il pescatore

«Sono stato contattato da un amico della Capitaneria di porto di Gallipoli per l’identificazione di un pesce insolito - ha spiegato il biologo marino Sergio Fai, ex collaboratore dell’Amp Porto Cesareo ed oggi in servizio presso il Comune di Nardò - e grazie al supporto di altri esperti abbiamo convenuto e confermato che si trattava di un Halobatrachus didactylus, meglio noto come “pesce rospo”.

L’esemplare è stato catturato nei pressi dell’Isola del faro a Gallipoli, su un fondale sabbioso. Si è trattato di cattura occasionale da parte di pescatori professionisti con reti da posta tramaglio. Il suo aspetto richiama vagamente quello del ben più noto scorfano o della rana pescatrice - aggiunge Fai -. Questa specie ha il corpo robusto e ricoperto da una sostanza viscosa come, per l’appunto, di un rospo. È una specie di cui non si conosce molto, sempre presente nel mar Mediterraneo e lungo le coste nord atlantiche dell’Africa su fondali sabbiosi e fangosi sino a 50 metri di profondità. Comunemente ha dimensioni intorno a 35 cm, e vive nell’areale di altri pesci di interesse commerciale, per tale ragione viene pescato come cattura accessoria da parte dei pescatori professionisti». 


Fai ha comunque rassicurato: «Gli avvistamenti e le catture nel Mediterraneo sono molto rare, per questo i pescatori di Gallipoli sabato mattina hanno pensato bene di chiedere approfondimenti alla Capitaneria di Porto. Dal mio punto di vista si tratta di una segnalazione molto interessante per il mondo scientifico, ma nessun allarmismo e nessun segnale di cambiamenti ecologici o climatici e chiarisco che la specie in questione presenta una pericolosità per l’uomo paragonabile agli scorfani e alle tracine per la presenza di spine velenose».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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