Le Cave, annullata l'agibilità: a rischio gli eventi della discoteca

Le Cave, annullata l'agibilità: a rischio gli eventi della discoteca
di Valeria Blanco
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Sabato 30 Giugno 2018, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 17:59
La sentenza del Tar che dispone l’annullamento dell’agibilità rilasciata alla società “Cave” (poi diventata “Salento Cave”) risale al 2016. Ma sarebbe rimasta in un cassetto perché né il Comune (che non era costituito in quel giudizio), né la società attuale ne erano stati informati. Alla fine sono stati i ricorrenti - alcuni proprietari di abitazioni in contrada “Monaci”, a Gallipoli, dove sorge la nota discoteca - a chiedere al Comune che quella sentenza fosse eseguita. E così è stato: acquisita lo scorso aprile la sentenza, il dirigente del settore Ubanistica, Paola Vitale, ha emesso la determina che annulla i certificati di agibilità e i permessi di costruire alla società.

Adesso il futuro della discoteca - l’unica area per eventi internazionali rimasta a Gallipoli dopo lo stop imposto al Parco Gondar - è appeso a un filo: assistiti dal legale Antonio Quinto, i titolari hanno già presentato ricorso al Tar contro la determina. E il Comune ha nominato il proprio legale, Stefano Stefanelli. I giudici amministrativi si esprimeranno a metà luglio: se sarà concessa la sospensiva, la stagione sarà salva in attesa del giudizio vero e proprio. Altrimenti il locale, già attrezzato e pronto per gli eventi, che dovrebbero partire a luglio, non potrà aprire. E sarebbe un danno enorme non solo per l’estate gallipolina, che rimarrebbe così del tutto orfana di grandi nomi internazionali della musica, ma anche per i gestori, che sarebbero costretti ad annullare gli impegni presi con artisti del calibro di Albertino o Bob Sinclair pagando la relativa penale.

I motivi del Tar, fatti propri dall’amministrazione, sono i seguenti: il locale, originariamente abusivo ma condonato nel 2008, quindi ad oggi perfettamente legittimato ad esistere, sarebbe destinato a ospitare un bar e un’area ristoro, non una discoteca. Proprio su questo punto dissente l’avvocato Quinto: «Il locale - spiega - è nato dove prima sorgeva un manufatto abusivo, poi condonato con concessione edilizia in sanatoria, e destinato a bar, ristorante e sala da ballo». E a riprova del fatto che la concessione prevedesse espressamente il ballo, l’avvocato avrebbe prodotto un atto che contiene un elaborato grafico dell’area in cui si evince, anche perché così sarebbe scritto, la presenza di una pista da ballo.
Ma dal momento che nel 2016 il Tar ha ritenuto che in quell’area si potesse fare solo un bar, il Comune non avrebbe potuto rendere agibile lo stesso come discoteca, né dare la licenza. E dopo che il Comune ha annullato tutti gli atti in autotutela, consentendo ai gestori di produrre memorie difensive, qualche settimana fa è arrivata la batosta: autorizzazioni annullate.
Intanto, però, la stagione della nota discoteca era già pronta a partire: erano state montate le tettoie, le pedane, i palchi e le strutture fonoassorbenti. Ma soprattutto era pronto un calendario di grandi eventi, già ampiamente pubblicizzato, che tra l’altro era andato a inglobare alcuni festival che erano rimasti “orfani” del palco del Parco Gondar.
E si parla di grandi nomi delle musica italiana e internazionale. La stagione dovrebbe partire il 17 luglio con una preview del Sottosopra Festival e l’ospite Sick Luke; il 22 in consolle dovrebbe esserci il dj Ilario Alicante; il 29, serata da ballare con Ciao 90 ed Eiffel 65. E ancora: l’1 agosto Nina Kraviz, il 4 Gemitaiz e Achille Lauro, sempre nell’ambito del Sottosopra Fest che in passato era stato ospitato dal Gondar; il 5 agosto dovrebbe toccare a Jeff Mills, il 12 un altro grande evento con l’accoppiata Bob Sinclair e Albertino. Poi il 14 Steve Angello e il 22 Molella. Tutti eventi che potrebbero “saltare” se il Tar non dovesse concedere la sospensiva richiesta. «Il Tar - spiega l’avvocato Quinto - potrebbe concedere la sospensiva e allora il Comune deve dare l’agibilità per quest’anno, consentendo lo svolgimento degli eventi già programmati. Se non sarà concessa la sospensiva, ci si apre davanti un bivio: o fare appello cautelare al Consiglio di stato, oppure rassegnarci ad annullare tutti gli eventi. Questa ultima strada sarebbe però un vero dramma perché tutti i contratti con le star della musica sono stati firmati, le date opzionate e ci sarebbero da pagare migliaia di euro di penali». Senza considerare il fatto che il locale rimane al momento l’unico, a Gallipoli, ad offrire un cartellone variegato tra musica dal vivo e dj internazionali
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