Gallipoli, interdittiva antimafia sul centro scommesse dell'ex assessore

Gallipoli, interdittiva antimafia sul centro scommesse dell'ex assessore
1 Minuto di Lettura
Sabato 7 Dicembre 2019, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 12:56
E' stata raggiunta da una interdittiva antimafia la Media Point di Miggiano, in provincia di Lecce, il cui titolare, Emanuele Piccinno, 42 anni, è stato fino alla scorsa estate assessore al Turismo del comune di Gallipoli e ritenuto dagli inquirenti vicino ai De Lorenzis di Racale. 

Il provvedimento della prefettura - amministrativo e di carattere preventivo - corre parallelo al procedimento giudiziario incardinatosi dopo l'operazione “Clean Game” della Guardia di Finanza, che ha consentito di scoprire una presunta associazione a delinquere finalizzata al gioco d'azzardo e al gioco truccato. In prima battuta, sono stati rinviati a giudizio, con queste accuse, lo stesso Piccinno e i fratelli Salvatore, Saverio, Pasquale e Pietro De Lorenzis.

Nel 2017, proprio Piccinno aveva ricevuto parte del fondo destinato alle vittime del racket perché ritenuto vittima delle richieste estorsive dell'ergastolano Rosario Padovano. Mentre i fatti contestati nell'interdittiva firmata dal prefetto Maria Teresa Cucinotta risalirebbero al periodo dal 2010 al 2015. In particolare, secondo quanto ricostruito dalla Polizia nella sua indagine, i videogame della Media Point non era collegati con la rete telematica, ma consentivano di giocare ai videopoker con l'obiettivo di realizzare proventi per l'organizzazione malavitosa. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA