Giù le impalcature: rinasce il Santuario del Canneto a Gallipoli

Giù le impalcature: rinasce il Santuario del Canneto a Gallipoli
di Antonella MARGARITO
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Sabato 13 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:53

Giù le impalcature. E la Chiesa di Santa Maria del Canneto a Gallipoli come non si era mai vista. Non si è trattato di un semplice maquillage, ma di una sorta di restauro conservativo e oggi, sulla facciata di una delle chiese più amate dai gallipolini, si vedono particolari barocchi mai visti prima: meravigliosi capitelli e cornici lavorate delle quali non si sapeva nemmeno l’esistenza visto che gli strati di pittura avevano coperto quelle opere d’arte.

Il progetto

La bellissima facciata, però, non è ancora del tutto terminata: si stanno ultimando i portali, ovvero le cornici delle porte, grazie a ditte altamente specializzate. A curare tutto il progetto è l’architetto Vincenzo Mariello che è anche il direttore dei lavori, mentre coordinatore della sicurezza è un giovane ingegnere, Valentina Nicolardi.
«I lavori, iniziati a gennaio, sarebbero dovuti finire prima spiega il rettore del santuario e committente, don Gigi De Rosa - ma poi si è tirato a lungo a causa della pandemia. Il rifacimento e restauro della facciata si è potuto realizzare, almeno in buona parte, grazie al bonus facciate con una cessione del credito pari al 72% della cifra totale, che ammonta a poco più di 157mila euro. «La cifra restante (circa 43.000 euro) – spiega don Gigi - si sta raggranellando grazie ai contributi e alle donazioni dei fedeli».

Il futuro


E finito l’esterno, si sta già pensando all’interno. Infatti, proprio per permettere l’avvio dei lavori interni, il Santuario è già stato chiuso al culto e tutte le funzioni religiose spostate alla Chiesa del Buon Pastore, su Lungomare Galilei. «Finito l’esterno – spiega l’architetto Vincenzo Mariello - si partirà con tutta la manutenzione, il restauro e la messa in sicurezza della parte interna del Santuario, dove qualche tempo fa si verificarono dei distacchi di parti di cornici in carparo e di alcuni capitelli.

Contemporaneamente si procederà con la manutenzione e messa in sicurezza dell’impianto elettrico». Un impianto elettrico, quello interno alla chiesa, davvero obsoleto perché datato e persino non tanto sicuro. Mentre si sta cercando anche di migliorare l’illuminazione esterna, che attualmente è affidata a quattro fari che illuminano da terra. «C’è l’intenzione di migliorare anche l’illuminazione esterna, magari sostituendo quei fari con delle lampade a led – continua Mariello - ma questa è ancora una cosa tutta da studiare anche perché occorrerà pure confrontarsi con la Sovrintendenza». Per il restauro interno la Regione ha stanziato 50mila euro mentre 20mila euro sono stati elargiti dalla diocesi Gallipoli-Nardò. Per il resto, ci si affida sempre al buon cuore dei gallipolini e di tutti coloro che amano profondamente quel Santuario.

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