Gallipoli, pestaggio alla processione del Canneto: due arresti

Il commissariato di Gallipoli
Il commissariato di Gallipoli
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Sabato 23 Luglio 2022, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:19

E’ durata poco più di dieci giorni l’indagine dei poliziotti del commissariato di Gallipoli per risalire ai presunti autori di un brutto pestaggio, accompagnato da gravi minacce, avvenuto nella serata di lunedì 4 luglio, nell’insenatura del Canneto di Gallipoli, alla presenza di numerosi fedeli raccolti in processione per celebrare la Madonna del Canneto e rimasti increduli davanti alla violenza subita da un canoista. Claudio Caretta e Luciano Alessandrelli, 46 e 28 anni, sono stati messi agli arresti domiciliari con l'ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, su richiesta del pubblico ministero Massimiliano Carducci.

Picchiato con due bastoni

L'aggressione si scatenò dopo la richiesta rivolta, in modo gentile e pacato, da un giovane gallipolino ad uno degli arrestati, Caretta, intento a svolgere, peraltro, l’attività di parcheggiatore abusivo, per poter avere un varco libero da auto, appunto abusivamente parcheggiate, e ostacoli vari, e così accedere in sicurezza e tranquillamente al mare.

Per tutta risposta, il giovane sarebbe stato, dapprima, violentemente minacciato e  successivamente, picchiato con la complicità di Alessandrelli, con due grossi e lunghi bastoni, appositamente reperiti per dare sfogo ad una esecuzione in piena regola.

Minnacciato di finire gambizzato

Il parcheggiatore abusivo, infatti, non si sarebbe accontentato di minacciare la vittima, imponendo la propria forza intimidatrice per affermare il controllo del territorio ma, a distanza di qualche minuto, sarebbe sopraggiunto in compagnia di Alessandrelli ed entrambi avrebbero colto di sorpresa il ragazzo, urlandogli che uno di loro avrebbe tirato fuori la pistola per sparargli alle gambe e picchiandolo in varie parti del corpo, nonostante fosse, nel frattempo, anche caduto per terra e fosse solo ed indifeso.

Durante la processione

Il tutto è avvenuto, peraltro, in un punto della città, in quel momento particolarmente frequentato, per via dei riti religiosi connessi alla celebrazione della santa messa e alla processione in mare in onore della Madonna del Canneto.

Arresti domiciliari

Il clamore e la gravità della notizia diffusa in poco tempo ed appresa dagli investigatori del commissariato di polizia di Gallipoli, diretti dalla vicequestore Monica Sammati, ha fatto avviare immediatamente l’attività investigativa che ha portato alla individuazione dei presunti autori, e che, sottoposti entrambi alla misura degli arresti domiciliari, risponderanno, in concorso, e con l’aggravante dei futili motivi, di lesioni personali pluriaggravate e violenza privata. Sono difesi dagli avvocati Speranza Faenza e Francesco Maggiore.

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