Alcol sul volto della moglie, si salva scappando a casa della madre. Aggressore in fuga: lei lo aveva denunciato e poi riaccolto in casa

Alcol sul volto della moglie, si salva scappando a casa della madre. Aggressore in fuga: lei lo aveva denunciato e poi riaccolto in casa
di Pierangelo TEMPESTA
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Martedì 30 Maggio 2023, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 08:26

Getta alcol sul volto della moglie e le dà fuoco, poi la accoltella e si dà alla fuga. Sembra essere questa la dinamica di ciò che è accaduto nel primo pomeriggio di ieri a Galatone: un episodio di cieca violenza che, solo grazie all’intervento dei soccorsi, non si è trasformato nell’ennesimo femminicidio, ma che non è stato comunque privo di conseguenze. La malcapitata, una 32enne del posto, è infatti amcora ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi. Il compagno - un uomo di origine marocchina, 30enne, già noto per episodi di violenza - è invece è ancora in fuga e ricercato dai carabinieri. 

La donna riesce a scappare

La 32enne, madre di due figli, è riuscita a salvarsi fuggendo da casa e riparandosi in casa della madre. Dove poi è stata trovata dai militari dell'arma. La donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti ottenendo anche un divieto di avvicinamento, ma poi aveva deciso di riaccoglierlo in casa.

La ricostruzione dei fatti


Molto frammentaria, ancora, la ricostruzione di quello che è accaduto tra le mura dell’abitazione della coppia. Stando alle prime dichiarazioni raccolte dai sanitari, al culmine di una lite l’uomo avrebbe lanciato addosso alla compagna dell’alcol, colpendola in particolare sul volto e ai capelli, per poi appiccare le fiamme per darle fuoco. Non contento, l’avrebbe anche accoltellata: due le ferite refertate dal personale medico, una all’altezza dell’ombelico e l’altra sul fianco destro. La malcapitata è stata soccorsa dai sanitari del 118 e, a causa delle gravissime ustioni causate dalle fiamme, è stata trasferita a sirene spiegata al pronto soccorso del “Perrino” di Brindisi, dove è arrivata in codice rosso. Dopo essere stata presa in cura dal personale del Centro grandi ustionati, è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione, dove ora si trova sotto la stretta sorveglianza del personale medico. È stato necessario intubarla per strapparla alla morte e le sue condizioni restano ancora molto gravi, sia a causa delle coltellate, sia per le ustioni causate delle fiamme.

Le ricerche del compagno, sin dal primo momento ritenuto l’unico sospettato del ferimento della donna, sono scattate immediatamente. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Galatone e della compagnia di Gallipoli, che hanno avviato le indagini e hanno setacciato tutto il circondario alla ricerca del fuggitivo.

Chi è lui

L’uomo, che in paese gestisce insieme alla famiglia un’attività di fast food, in passato era già stato accusato di episodi violenti e maltrattamenti in famiglia. E pare che qualche mese addietro avesse anche tentato di togliersi la vita. Subito dopo il ferimento della moglie, si sarebbe allontanato a bordo di un’auto. Solo pochi giorni fa, a Ruffano, un uomo era stato arrestato per aver minacciato la ex compagna di sfregiarla con l’acido. All’inizio di maggio, invece, a Melissano un 49enne era finito ai domiciliari con l’accusa di aver accoltellato la moglie (la quale, nei mesi precedenti e anche il giorno prima del ferimento, aveva segnalato e denunciato il comportamento violento dell’uomo). Episodi che si susseguono e che sono il segnale che il fenomeno delle violenze tra le mura domestiche non accenna a diminuire. Stando ai dati sulle attività dei Centri antiviolenza diffusi dalla Regione Puglia, nel 2022, tra le diverse tipologie di violenza subite dalle donne, è stata quella fisica a risultare al primo posto, con il 43,7 per cento dei casi e un aumento di 3,6 punti percentuali rispetto al 2021. Al secondo posto, poi, c’è la violenza psicologica, con il 42,7 per cento dei casi, seguita dagli atti persecutori, con il 5,4 per cento. I dati confermano anche che le violenze avvengono principalmente fra le mura domestiche o, comunque, in famiglia, da parte di uomini con cui le vittime sono state o sono ancora in relazione. 
“Una notizia che lascia sgomenti. Una violenza inaudita, un gesto che non può avere alcuna giustificazione e che condanno fortemente” così il sindaco, Flavio Filoni ha commentato l’accaduto nella serata di ieri attraverso un post du Facebook. “Ripongo la mia fiducia nelle forze dell’ordine e mi auguro che l’autore venga consegnato al più presto alla giustizia - ha aggiunto - Esprimo la mia personale solidarietà a quella donna, vittima incolpevole, augurandole di tornare presto a casa”.

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