Galatina e i gravi ritardi: dall'Asl un commissario per far partire i reparti. Arriva Palese

Galatina e i gravi ritardi: dall'Asl un commissario per far partire i reparti. Arriva Palese
di Maddalena MONGIò
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 16:16

L'ospedale di Galatina commissariato, di fatto. A Rocco Palese il compito di vigilare e monitorare l'attuazione della conversione a ospedale Covid. Ufficialmente delegato della direzione generale, di fatto commissario del presidio. Intanto il ministero della Salute ha risposto al consigliere comunale di minoranza Giampiero De Pascalis che a settembre scorso ha inviato una lettera per chiedere l'attivazione dei reparti di Chirurgia generale, Ortopedia e Traumatologia, Cardiologia, Pneumologia e, vista la presenza del punto nascita, la destinazione a Ospedale Covid, l'opportunità di una classificazione di primo livello per il nosocomio. Intanto per la conversione la svolta è di ieri pomeriggio dopo una riunione fiume a cui hanno partecipato il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, il direttore dell'Ospedale Giuseppe De Maria, il direttore del distretto di Gagliano del Capo Rocco Palese, i direttori dei reparti, un ingegnere dell'Ufficio tecnico. Nel corso dell'incontro sono stati definiti puntualmente gli interventi da fare, le aree per le terapie intensive e per la Medicina Covid con la terapia semi-intensiva per le quali Asset Puglia dovrà fare il progetto esecutivo. Il primo obiettivo è l'apertura di Medicina Covid per lunedì prossimo, mentre per la Terapia intensiva occorrerà ristrutturare un prefabbricato allo stato rustico adiacente al corpo centrale composti da piano terra e primo piano. Se tutto andrà per il verso giusto entro i primi di dicembre dovrebbero essere pronti i progetti per i lavori edili.


Intanto ieri è stata presentata dai direttori dei reparti di Ginecologia e Ostetricia, Psichiatria e Pediatria, una proposta per separare i percorsi Covid e no-Covid. Sulla carta funziona, ma si tratta di verificare sul campo la compatibilità delle due realtà. In linea teorica potrebbero esserci 14 posti letto per l'area materno infantile Covid con ostetriche dedicate, mentre l'area no-Covid potrebbe mantenere la stessa dotazione di posti letto anti pandemia. Quella della salvaguardia del punto nascita era stata una precisa richiesta dei sindaci del distretto socio-sanitario di Galatina (ne fanno parte i comuni di Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Neviano, Sogliano Cavour, Soleto) all'assessore alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco che si era detto possibilista a condizione che fosse garantita la sicurezza delle mamme e dei piccoli.

E sulla carte pare proprio che sia così. Da oggi, dunque, dovrebbe marciare a ritmo serrato la conversione dell'ospedale di Galatina chiesta a gran voce da De Pascalis e dall'europarlamentare Andrea Caroppo, mentre il Coordinamento Movimento Regione Salento di Galatina continua la raccolta di firme per una petizione indirizzata a Emiliano per limitare al Padiglione De Maria la cura del Covid.


Ma ieri è stata anche la giornata della risposta a De Pascalis del Ministero della Salute. Nella lettera è precisato che: «nell'ambito delle reti tempo dipendenti, l'ospedale di Galatina svolge il ruolo di spoke per la rete IMA limitatamente ad un servizio di cardiologia ed è PN di I livello. Relativamente alla rete dei PN giova precisare che il CPNn (Comitato percorso nascita nazionale) ha espresso parere positivo, in seguito alla richiesta di deroga da parte della Regione Puglia, al mantenimento in attività del PN di Galatina (substandard- valori inferiori a 500 parti/anno), a condizione che la regione procedesse alla dichiarata chiusura del PN di Casarano (avvenuta a cavallo tra il 2017 e il 2018) oltre che di Copertino. A riguardo si evidenzia che nel 2019 il PN di Galatina ha effettuato 723 parti». E De Pascalis punta il dito: «Una lettera indirizzata anche alla Asl di Lecce e alla Regione che, a differenza del Ministero, non si sono neppure degnati di rispondere e non è la prima volta che hanno un atteggiamento che offende tutti noi e le istituzioni visto che siedo nell'assise di Palazzo Orsini. Nonostante la presenza del punto nascita, in virtù di una deroga chiesta dalla Regione, i servizi ospedalieri essenziali ancora mancano e sono la base del ricorso pendente al Tar di Lecce. Purtroppo la competenza della pianificazione della rete ospedaliera è nelle mani della Regione, come ha tenuto a sottolineare il Ministero. L'ospedale di Galatina è inserito nella rete Ima per l'infarto del miocardio e non ha un reparto di Cardiologia, ha un punto nascita di primo livello e la terapia intensiva è stata programmata solo per il Covid e speriamo che si realizzi. Mi auguro che il Tar di Lecce dia ragione ai torti che come cittadini stiamo subendo».

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