Galatina, calci e pugni al volto e alla testa da due ragazzini gelosi: minore finisce in Pronto soccorso

Galatina, calci e pugni al volto e alla testa da due ragazzini gelosi: minore finisce in Pronto soccorso
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Martedì 27 Luglio 2021, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 08:29

Preso a calci e pugni in faccia e alla testa per essersi fermato a parlare con la sua ex fidanzatina: per questo, un ragazzino di Galatina è finito in ospedale, dove i medici del Pronto soccorso gli hanno diagnosticato un trauma cranico e una cervicalgia da contraccolpo. Poteva andargli peggio, se la furia dei suoi aggressori - entrambi giovanissimi - non si fosse fermata una volta che la vittima designata della loro furia ha perso i sensi. I due ragazzi, un 18enne di origine rumena e un 17enne di Galatina, sono stati per questo denunciati per lesioni personali in concorso dagli agenti del commissariato di Polizia galatinese.

I fatti

L'aggressione si è verificata il 22 luglio scorso, quando la giovanissima vittima si è presentata al commissariato denunciato di aver subito le botte di due suoi pari mentre si trovava nella villetta comunale della centralissima piazza Dante Alighieri. Il ragazzino si era fermato a parlare con una sua ex fidanzatina, anche lei minorenne, quando il 18enne lo avrebbe raggiunto sferrandogli un violento pugno al volto e facendolo così rovinare al suolo privo di sensi. Una volta a terra, il 18enne - cieco per la gelosia, secondo quanto riferito dalla vittima agli agenti - non si sarebbe neppure fermato, ma lo avrebbe colpito nuovamente con un calcio alla testa mentre il suo complice, il 17enne galatinese, fermava un altro ragazzo intervenuto a proteggere il minore aggredito.

A quel punto, i due si sono dileguati a piedi. Soccorso dalle persone presenti nello spazio verde comunale, l'adolescente è stato accompagnato in ospedale, al Santa Caterina Novella, dove i medici gli hanno diagnosticato traumi e ferite guaribili in sette giorni. 

Informata così la Polizia, gli agenti si sono subito messi sulle tracce degli aggressori, dei quali la vittima conosceva solo il nome di battesimo. Conoscendo il territorio, raccogliendo le testimonianze dei presenti, gli agenti sono quindi riusciti a risalire all'identità dei due violenti, che - è risultato poi - erano già stati oggetto di controllo da parte delle forze dell'ordine. Dovranno ora rispondere davanti all'autorità giudiziaria del reato di lesioni personali in concorso. 

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