Furti e spaccate a banche e distributori:
cinque arresti all'alba

Furti e spaccate a banche e distributori: cinque arresti all'alba
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Venerdì 20 Ottobre 2017, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 20:03

I carabinieri del comando provinciale di Lecce stanno eseguendo cinque arresti nei confronti di presunti componenti di una banda dedita agli asalti a distributori, gioiellerie e ai furti con spaccata agli sportelli bancomat dell'area compresa tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto ma anche di Ancona e Macerata. Le ordinanze sono state emesse dal gip del tribunale di Brindisi e rigurdano numerosi colpi messi a segno tra gennaio e settembre dello scorso anno ai danni di istituti di credito e uffici postali, nonché a gioiellerie e impianti di distribuzione. Al gruppo viene contestata anche la ricettazione dei mezzi usati per le spaccate e il porto di materiale esplodente utilizzato per far saltare gli sportelli bancomat.

Gli arrestati sono: Omar Bianco, ventottenne di Brindisi;
Cosimo Iurlaro, quarantaduenne di Brindisi;
Giovanni Moro, quarantacinquenne di Brindisi;
Marco Santoro, ventiseienne di Carovigno;
Vincenzo Schiena, trentanovenne di Carovigno;

Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti contro il patrimonio, ricettazione di autovetture, mezzi pesanti e macchine movimento terra provento di furto utilizzate per compiere le azioni di assalto agli sportelli bancomat, utilizzo di materiale esplodente (acetilene) per far saltare gli sportelli bancomat.



Le misure cautelari sono il frutto di una indagine condotta dal dipendente Nucleo Investigativo, dalla Compagnia di Tricase e dalla Compagnia Carabinieri di Osimo (AN) che ha fatto chiara luce su numerosi furti e tentati furti perpetrati in danno di istituti di credito, uffici postali ed esercizi commerciali, quali gioiellerie ed impianti di distribuzione carburanti, avvenuti da gennaio a settembre 2016 nelle provincie di Ancona, Macerata, Lecce, Taranto e Brindisi e per i quali l’Autorità Giudiziaria di Ancona, rilevando la propria incompetenza territoriale in ordine alla sussistenza del reato associativo, ha rimesso gli atti alla Procura della Repubblica di Brindisi.

L’operazione di oggi rientra in un più vasto e minuzioso impegno investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce che sta operando da tempo un monitoraggio territoriale del fenomeno con mirate azioni preventive e repressive, non disgiunte da una attenta analisi criminale dei soggetti coinvolti e del contesto in cui si verifica questo genere di evento delittuoso. Lo sforzo degli investigatori e degli analisti del Reparto Operativo è sempre proteso verso il conseguimento del massimo risultato operativo possibile con l’intenzione di raggiungere, anche in termini strategici, una supremazia completa e totale sulla conoscenza del fenomeno sia a livello provinciale che globale. Quella di oggi è la seconda operazione dell’anno, dopo il filone sui furti in danno di istituti bancari incastonato nella ormai nota inchiesta “DIARCHIA”, che dimostra quanto resti altissima l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri verso questo genere di attività delinquenziale che si consuma solitamente nei fine settimana e che per tale ragione vede incessantemente impegnata la Benemerita nella predisposizione di adeguati servizi per contrastare efficacemente questa piaga.


 

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