Una querela già presentata e accuse social nel dopopartita di Rinascita Refugees – Melpignano. Non una "terzo tempo" normale quello successivo al match valevole per il gruppo C di Seconda categoria disputato domenica pomeriggio a Leverano, ma una ridda di polemiche tra attacchi e contrattacchi che nulla hanno a che fare con il calcio giocato. A fare da contorno quasi inutile a quanto sta accadendo in queste ultime ore il risultato finale della gara: 6-2 il risultato a favore dei padroni di casa, la compagine che mette in campo rifugiati e richiedenti asilo e che nei primissimi posti della classifica.
Lo scambio di accuse
Ad accendere i fari sulla polemica, un post pubblicato questa mattina sulla pagina ufficiale Facebook della società della Grecìa Salentina, nel quale si fa riferimento ad aggressioni verbali e spintoni subiti da sostenitori del Melpignano presenti sugli spalti, al gioco violento e alle continue offese dei quali sono stati fatti oggetto sul terreno di gioco i calciatori ospiti, e al furto di somme di denaro acclarato al rientro degli spogliatoi.
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Accuse frontali alle quali il presidente dei Refugees, Antonio Palma, ha risposto presentando una formale querela alla stazione dei carabinieri di Leverano.
La querela
Poco più tardi, però, il presidente dell’undici di rifugiati veniva contattato da un’altra utenza telefonica che parlava di una somma totale di 150 euro sottratta ai calciatori del Melpignano e che i soldi rubati dovevano essere restituiti se non voleva che “gente poco raccomandabile” si presentasse sul campo dove la Rinascita Refugees si allena. Avendo registrato la telefonata, Palma si è presentato alle 12 di oggi dinanzi ai carabinieri e ha querelato l’autore della stessa.