A Veglie l'addio a Matteo Verdesca. Il parroco: «Dio è misericordia»

A Veglie l'addio a Matteo Verdesca. Il parroco: «Dio è misericordia»
di Andrea TAFURO
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Sabato 25 Giugno 2022, 08:48

«Ciao Matteo mio». È l'ultimo saluto che il padre Antonio, pietrificato dal dolore, ha rivolto nel silenzio più assoluto al figlio Matteo Verdesca all'uscita del feretro dalla chiesa Madonna di Lourdes a Veglie, dove ieri pomeriggio si è svolto il funerale del 39enne. L'uomo è morto suicida dopo aver ucciso la moglie Donatella Miccoli al culmine di una lite familiare all'interno della propria abitazione a Novoli.


Sulla bara portata in spalla dagli amici un cuscino di rose bianche e arancio. Il silenzio assordante e rispettoso della tragedia consumatasi, spezzato di tanto in tanto solo dal pianto degli amici, colleghi di lavoro e familiari presenti. Il feretro di Matteo Verdesca è arrivato dinanzi al sagrato della chiesa di via Isonzo intorno alle 16,30 trasportato dall'agenzia funebre San Giovanni di Bocconi. All'interno i parenti e seduta al primo banco la famiglia del giovane. Il padre Antonio, fortemente provato, affianco alla moglie Anna in lacrime.
Poi il figlio 18enne di Matteo, avuto da una precedente relazione, e la sorella ad un passo dalla salma del fratello.

Tutti uniti nel dolore e abbracciati dal cordoglio della comunità vegliese che ha partecipato con rispetto al dramma della famiglia.

Le parole del parroco


Il rito celebrato da don Salvatore Innocenzi è iniziato alle 17.30. La chiesa piena in ogni posto. Nell'omelia del sacerdote i sentimenti di misericordia e fede. «Nella giornata in cui la nostra comunità celebra San Giovanni battista, ci siamo raccolti insieme per pregare e sostenere le famiglie coinvolte nella tragedia. Sono molte e difficile le domande che ci poniamo dentro il nostre cuore», ha proseguito il sacerdote. «Ma in questi casi, non c'è una risposta se non la misericordia. Nel dolore e nel cuore ferito di ognuno di noi, l'invito è lasciare un bagliore di fede, affinché quella luce di speranza nell'insegnamento di Dio trovi posto e doni nuova luce e calore all'anima ferita». «Non c'è spazio alla rassegnazione perché la compassione del Signore non è esaurita», ha aggiunto il sacerdote. «Dio non cancella il nostro futuro. Dio è compassione e misericordia».
Quindi l'appello del sacerdote a farsi portatori dei valori di vita cristiana. «Cari genitori, familiari e amici, so bene che la morte di un figlio produce una ferita incancellabile, forse la preghiera non sarà sufficiente a lenire la vostra sofferenza, ma il vostro compito non è finito, continua nella speranza di vita, in questa vita rivolta ai figli di Matteo, Luca di 18 anni, e i 2 piccoli di 7 e 2 anni. L'invito a voi è a continuare nella vita per il bene dei nipoti e di ciascuno di voi. Il signore vi benedica».

 

A Novoli l'addio a Donatella


Terminato il rito funebre la bara di Verdesca è uscita dalla chiesa sulle spalle degli amici, in un clima composto e silenzioso, in cui si è provata a mettere da parte la rabbia per un gesto inspiegabile che travolto due comunità e distrutto tre famiglie. Tra i presenti grande rispetto e un pensiero rivolto anche a Novoli, la cittadina a pochi chilometri di distanza dove quasi in contemporanea si sono svolti i funerali di Donatella Miccoli. Nell'ultimo saluto a Verdesca, alcuni parenti e colleghi hanno accarezzato e abbracciato il feretro nel momento in cui veniva riposto nel carro funebre. Poi l'addio sommesso del padre al figlio, e il mezzo che è partito in direzione del cimitero seguito da un corteo silente di auto.
 

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