Frode fiscale, maxi operazione della Guardia di finanza: 46 indagati. Perquisizioni nel Salento: coinvolto anche un sindaco

Frode fiscale, maxi operazione della Guardia di finanza: 46 indagati. Perquisizioni nel Salento: coinvolto anche un sindaco
di Erasmo MARINAZZO
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Sabato 30 Gennaio 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10:51

È piombata nel Salento nelle prime ore della giornata di ieri l'inchiesta sulla maxi frode fiscale della Procura di Venezia e della Guardia di finanza. Fra i 46 indagati 17 sono salentini, tre dei quali commercialisti. Fra questi ultimi c'è anche il sindaco di Racale, Antonio Salsetti, 50 anni (nella foto). Insieme con il collega Salvatore Mercurio, 54 anni, di Taviano, indicato nelle carte dell'inchiesta come uno dei promotori dell'associazione a delinquere finalizzata anche alla bancarotta fraudolenta. E con Antonio De Luca, 36 anni, di Taviano. Tutti interessati, i 46 indagati, alle perquisizioni ed ai sequestri di beni mobili, immobili e di denaro che sull'intero territorio nazionale ha avuto l'obiettivo di mettere i sigilli a disponibilità per circa 16 milioni di euro. Ventinove le aziende coinvolte, sette si trovano in provincia di Lecce.


Viene contestata la creazione di numerose società impiegate per rilasciare fatture o altra documentazione, le cosiddette società cartiere, per assumere 400 lavoratori che sarebbero stati impiegati invece in altre società sempre riconducibili allo stesso sodalizio criminale (viene contestata l'accusa di associazione a delinquere) ed operanti nel settore del montaggio di mobili e arredi per uffici ed installazione di stand fieristici.


È solo il fronte dell'accusa, è bene ricordarlo. Gli indagati potranno fornire una ricostruzione diversa dei fatti presentando memorie, chiedendo di essere interrogati e anche presentando ricorso al Tribunale del Riesame.

Con i tre commercialisti sono stati interessati anche alle notifiche del decreto di perquisizione del pubblico ministero della Procura di Venezia, Elisabetta Spigarelli, anche gli imprenditori Pasquale Apollonio, 47 anni, di Aradeo; Salvatore Bevilacqua, 37 anni, di Taviano; Manuela Capoti, 52 anni, di Gallipoli; Miriam Capoti, 49 anni, di Racale; Franco Cavalera, 55 anni, di Taviano; Fabio De Carlo, 43 anni, di Squinzano; Massimo Giannelli, 47 anni, di Racale; Mariella Lupo, 47 anni, di Nardò; Sebastiano Manni, 52 anni, di Racale; Marco Palamà, 42 anni, di Racale; Marcello Preite, 55 anni di Ugento; Antonio Montunato, 55 anni, di Racale; Emanuele Palamà, 49 anni, di Racale; e Fernando Rizzo, 62 anni, di Taviano.


Il meccanismo della frode prevedeva la stipula di contratti di sub-appalto tra le società cartiere e quelle beneficiarie in forza dei quali quest'ultime, da un lato, potevano disporre della forza lavoro necessaria senza dover adempiere agli obblighi previdenziali e contributivi (che restavano formalmente in carico alla società cartiere) e, dall'altro, beneficiavano degli ingenti crediti Iva connessi alle false fatturazioni ricevute dalle cartiere, pari a oltre 25 milioni di euro.
A questo proposito le società salentine interessate alle perquisizioni sono state la Ap Montaggi di Aradeo, Cento Pietre Unite di Taviano, È qui la festa di Taviano, Manni Edilizia, Multi Servizi di Taviano, Rasoterm di Racale e Rent Boat di Taviano.
Al commercialista Mercurio viene attribuita la contabilità delle società e la gestione del personale.

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