I residenti di Frigole, marina di Lecce, hanno manifestato in piazza Sant'Oronzo per protestare contro il degrado e la mancata pulizia dei canali, e quindi la presenza delle zanzare e dei cattivi odori. Da tempo esiste una battaglia per le competenze, tra l'amministrazione comunale e i consorzi di bonifica. L'assessora all'Ambiente del Comune di Lecce alle denunce dei residenti ha risposto che saranno previsti una serie di interventi nelle cinque marine leccesi.
Una situazione da monitorare
«L'Ufficio Ambiente sta monitorando da tempo la situazione dei canali di bonifica a Frigole e non solo, la cui pulizia - ha spiegato l'amministratrice - è competenza del Consorzio di bonifica, peraltro oggetto di ripetuti solleciti da parte dell'Amministrazione Comunale finalizzati all'esecuzione degli interventi».
Un tema caldo
La questione era già stata affrontata in Commissione Ambiente il 31 maggio scorso. Nell'incontro l'ingegner Nuzzo del Consorzio Ugento Li Foggi aveva spiegato le motivazioni del ritardo negli interventi, legato alla richiesta di approfondimenti e integrazioni documentali da parte dei competenti uffici della Provincia per il rilascio della Vinca. Sarà prevista, a breve, un'altra seduta della Commissione richiamando all'attenzione anche l'ufficio competente della Provincia.
Le parole dell'assessora
«Nelle more dei sollecitati interventi di pulizia da parte del Consorzi, fondamentali per un efficace contrasto sulle forme larvali delle zanzare - ha detto ancora Angela Valli - come Comune abbiamo intensificato gli interventi di disinfestazione effettuando, in maniera mirata sui canali, un ulteriore passaggio antilarvale e adulticida, oltre che ai primi di maggio, anche intorno al 16-19 dello stesso mese. Per lo stesso motivo e allo scopo di contenere i disagi per i cittadini, gli interventi antilarvali, già previsti da calendario ogni 15 giorni su tutto il territorio fino ad ottobre, verranno potenziati con accessi settimanali mirati e perifocali sui canali. Parallelamente gli interventi adulticidi seguiranno il calendario con trattamenti ripetuti tre-quattro volte al mese».
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