Treno e bus fino a Gallipoli:
al via il FrecciaLink di Trenitalia

Treno e bus fino a Gallipoli: al via il FrecciaLink di Trenitalia
di di Nicola Quaranta
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Martedì 23 Maggio 2017, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 18:30
LECCE - Un Freccialink al posto del Frecciarossa, ma qualcosa c'è.
Nato come collegamento sperimentale e durato l'arco di una mezza stagione (giugno 2016-gennaio 2017), il “Frecciarossa” Milano-Lecce non farà capolino quest'anno neppure durante l'estate. L'ufficializzazione, che porrà fine alle ultime, vane speranze, è arrivata ieri, giorno in cui Trenitalia ha presentato a Milano orari e collegamenti che entreranno in vigore a partire dal prossimo 11 giugno.
Chiusa una fase sperimentale, per il Salento se ne apre però un'altra. Seppure non di uguale portata e destinata in ogni caso a non colmare la carenza di collegamenti tra il Nord e il tacco d'Italia. Da domenica 11 giugno sarà attivo, per la prima volta nel Salento, il “Freccialink”. Il network delle “Frecce” si estenderà infatti alla rotta Lecce-Gallipoli. Si tratta di un servizio integrato bus più “Frecce”: con un unico biglietto è possibile viaggiare a bordo delle “Frecce” e proseguire con autobus dedicati, facilmente riconoscibili grazie ad una livrea che richiama i colori del “Frecciarossa”, dotati di connessione Wi-Fi e monitor di bordo.

Sino ad oggi il “Freccialink” è attivo in Italia soltanto sulle tratte Siena-Firenze, L’Aquila-Roma, Perugia-Firenze, Matera-Potenza-Salerno. Il doppio biglietto è acquistabile esclusivamente in abbinamento ad una “Freccia” in connessione per raggiungere le principali città del network “Frecce”. I bambini fino a 4 anni non compiuti viaggiano gratuitamente. Quasi un riconoscimento sul campo per Gallipoli, che che stando alle ricerche di prenotazione di hotel effettuate sul portale di TripAdvisor dall'inizio della primavera, sarà la meta preferita dagli italiani per le vacanze 2017. I collegamenti del “Freccialink” tra il capoluogo e la capitale del turismo salentino, saranno concentrati tutti nel fine settimana. Il venerdì previsto il servizio serale Lecce-Gallipoli (con partenza alle ore 20.45 ed arrivo alle 21.35). Il sabato e la domenica, invece, due i collegamenti: Lecce-Gallipoli (partenza alle ore 13.56 ed arrivo 14.46) e Gallipoli-Lecce (partenza ore 15.12 ed arrivo alle 16.22).

L'unico neo, nel potenziamento del trasporto combinato (rotaia-gomma) è un paradosso: il Salento sarà una sorta di arco senza le migliori “frecce”, per meglio dire: neppure una delle 109 “ammiraglie” di Trenitalia (50 “Fracciarossa 1000” e 59 Fracciarossa Etr 500”) farà tappa a Lecce. L'abbinamento, dunque, sarà garantito soltanto per i viaggiatori dei treni “Frecciargento” e “Fracciabianca”. Su scala regionale, le altre novità, a partire dal nuovo “Foggia-Roma” che, sempre a partire dal prossimo 11 giugno, consentirà ai foggiani di usufruire di un collegamento diretto con la Capitale al mattino presto con ritorno a sera inoltrata. Una linea che, quale effetto collaterale, rischia di “strozzare” la regione, tagliando fuori tutte le altre cinque province pugliesi. Resta aperto, quindi, il tema legato alla carenza del sistema integrato per la mobilità delle persone e delle merci e, più nello specifico, la lontananza tra il Salento e il Paese, che in parte lo scorso anno era stata accorciata con la “concessione” del “Frecciarossa” Milano-Lecce nel fine settimana. Nel gennaio scorso, con il ripristino dell'orario invernale, le novità agrodolci: Il dietrofront su Lecce, compensato da due Frecciarossa Taranto-Milano (via Metaponto), in aggiunta ai due Frecciarossa Bari-Milano (linea Adriatica).

Morale: troppo poco. Così in tema di trasporti, tutti i nodi restano sul tappeto: in cielo come in terra. Insieme al rischio isolamento sulle rotaie ci sono infatti le incognite che ruotano attorno agli scali di Brindisi e Bari, legate tanto alla crisi dell'ex compagnia di bandiera Alitalia quanto alle incertezze sul futuro assetto societario di Aeroporti di Puglia. Limiti di una rete infrastrutturale inadeguata rispetto alle potenzialità economiche e turistiche della regione. E il futuro è un'ipotesi: l'alta capacità Lecce-Bari-Napoli prevede il completamento dei lavori non prima del 2026. Mentre è ancora aperto il “tavolo” istituzionale per raddoppiare i 30 chilometri di binario unico tra Termoli e Lesina. Ad avversare l'opera la comunità molisana, in rotta sul tema con il governo centrale e con la stessa Regione Puglia.
Buio pesto, poi, è assenza strategica sulla linea adriatica Bologna-Lecce, dove l'alta velocità non è neppure in programmazione.

 
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