La leccese Satriano sul trono della categoria Bikini

La salentina è nota nell'ambiente con soprannome di war machine

La leccese Satriano sul trono della categoria Bikini
di Paolo CONTE
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 08:35

Nell'ambiente del bodybuilding è conosciuta col soprannome di "war machine". Una vera e propria macchina da guerra collaudata per allenarsi con continuità e grande rigore con l'unico obiettivo di sfoggiare muscoli tirati e curve mozzafiato sul palco delle grande occasioni. In pochi mesi Francesca Satriano in arrivo da Leccesi è imposta ripetutamente a livello nazionale nella categoria bikini.

Bellezza e simmetrie la sua forza

Una fascia specifica della disciplina che premia la bellezza, le simmetrie e la qualità muscolare. Peculiarità che appartengono alla atleta leccese, che in occasione della prima edizione del premio Pittalis Muscle Media ha fatto incetta di medaglie. La salentina è stata la protagonista assoluta della prestigiosa manifestazione svoltasi a Pescara presso il teatro Flaiano. L'armonia delle forme e l'elevato tasso di definizione della campionessa leccese hanno messo d'accordo i giudici sul risultato.

La dedica delle vittorie al papà 

Dopo aver conquistato il primo posto nella categoria over 35, la salentina ha sbaragliato la concorrenza di atlete più giovani nella gara al limite dei 164 centimetri d'altezza ed è salita sul gradino più alto del podio nella Overall, giungendo al primo posto tra le prime classificate di tutte le categorie in gara. Un risultato figlio de duro lavoro in palestra e di uno stile di vita dedito alla ricerca della perfezione. Da quando calca i palcoscenici nazionali del bodybuilding femminile, Francesca Satriano ha collezionato cinque medaglie d'oro sotto la guida del personal trainer Gianluca Spedicato. Il tecnico leccese ha saputo motivare il suo pupillo preparandola in sala pesi e curando nei minimi particolari la nutrizione. «Ringrazio Gianluca Spedicato per il lavoro svolto in funzione del mio corpo - dice Satriano -. Dedico queste vittorie a mio padre che mi osserva da lassù e mi auguro un giorno di riuscire ad affermarmi a livello nazionale attraverso il lavoro giornaliero e la cura dei dettagli».
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