Con documenti falsi e pronti a lasciare l'Italia: arrestati due latitanti

Con documenti falsi e pronti a lasciare l'Italia: arrestati due latitanti
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Giovedì 3 Giugno 2021, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 19:52

Sfuggiti a un blitz a Catania, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, due latitanti albanesi sono stati bloccati e arrestati dai militari del Gico della Guardia di Finanza di Lecce a Scorrano, muniti di documenti falsi e pronti a partire per l'Albania.

I controlli

L’arresto è frutto della vigile attività di prevenzione dei militari del Comando Provinciale di Lecce che, in occasione di un controllo, fermata l’autovettura sulla quale viaggiavano i due latitanti lungo una delle principali vie della città di Scorrano, si sono insospettiti per via dell’atteggiamento irrequieto manifestato da uno di loro.  Gli uomini, alla richiesta di fornire le proprie generalità, hanno esibito due passaporti albanesi, ma i finanzieri non si sono fatti ingannare dalla buona fattura dei documenti e hanno deciso di approfondire il controllo. Infatti, nel corso della successiva perquisizione degli effetti personali e della vettura, sono emerse altre due carte di identità albanesi con le medesime foto dei fermati, ma con generalità differenti.

I documenti falsi

I due uomini sono quindi stati accompagnati in caserma dai militari che hanno accertato le loro esatte identità mediante l’esame delle impronte digitali.

La comparazione dei dati biometrici non ha lasciato adito a dubbi, i due erano ricercati per traffico internazionale di stupefacenti nell’ambito della recente operazione "Cocorito" della Dda di Catania, condotta dal Gico della Guardia di Finanza etnea, ed erano fuggiti dall’isola per sottrarsi alla cattura.

L'arresto

È stato anche individuato il nascondiglio dei due fuggitivi in un “B&B” ubicato nelle campagne circostanti il paese di Scorrano ed accertato, a seguito di una accurata perquisizione, che entrambi erano in procinto di far perdere le loro tracce utilizzando i documenti falsi di cui erano in possesso per riparare nel Paese delle Aquile. I due latitanti, tratti in arresto, sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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