Falesia, ispezione ok dopo i crolli: la Torre per ora non è in bilico nel Salento

Falesia, ispezione ok dopo i crolli: la Torre per ora non è in bilico nel Salento
Falesia, ispezione ok dopo i crolli: la Torre per ora non è in bilico nel Salento
di Maria DE GIOVANNI
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 08:31

A circa una settimana circa dal crollo della falesia di Torre dell'Orso, proprio a ridosso della Torre, le condizioni meteo hanno permesso di effettuare un sopralluogo più accurato, fotografando le condizioni della falesia anche dal mare. Il sindaco di Melendugno, Marco Potì, risponde a quanti temevano che la Torre sia in bilico e rassicura dopo il sopralluogo effettuato con il responsabile dell'ufficio Demanio, l'ingegnere Davide Podo, il professore Giuseppe Tommasicchio di UniSalento con il suo staff e Mauro della Valle, presidente della Federazione Imprese Demaniali.

«A prima vista - scrive Potì sui social - la prospettiva può trarre in inganno e far ritenere che la Torre costiera sia in bilico. Da una verifica effettuata dalla polizia locale, la situazione appare invece immutata rispetto al giorno del dissesto, con una distanza di 10-15 metri del mare dal piede della Torre. Pertanto la situazione è stabile, anche se desta comunque preoccupazione».

Per correre ai ripari, si pensa di agire lungo due linee di intervento.

«A breve termine - prosegue Potì - partiremo con un'analisi geologica e geostrutturale del sito e proposta di opere in somma urgenza, se ritenute necessarie, al piede della falesia, al fine di mettere in sicurezza la Torre, bene storico-culturale di altissimo valore». L'altro intervento riguarda invece il lungo periodo: «Effettueremo uno studio complessivo, tramite modelli matematici, a raggio più ampio, per la valutazione di opere strutturali utili a mitigare la potenza delle mareggiate e preservare sia le zone più importanti del costone ed i beni ivi presenti, sia per contrastare l'erosione delle spiagge».

Il progetto

Contemporaneamente va avanti il progetto di restauro e ristrutturazione della Torre. Sulla questione è intervenuto Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo di La Puglia domani che, con un'interrogazione urgente rivolta all'assessore regionale al Demanio, Raffaele Piemontese, chiedendo interventi urgenti. «Bisogna correre ai ripari per ragioni di sicurezza e per proteggere la costa e la spiaggia con una poderosa opera di messa in sicurezza geomorfologica e di consolidamento e puntellamento della falesia. Serve un progetto tecnico scientifico di grande respiro, finanziato con risorse adeguate, che studi le opportune tecniche di fissaggio e ancoraggio dell'intera costa rocciosa, in modo da sostenerla fin dalla base».

Anche il consigliere regionale Paride Mazzotta di Forza Italia, ha depositato un emendamento al bilancio di previsione 2022 della Regione per destinare 2 milioni di euro per gli interventi di tutela e messa in sicurezza della costa pugliese. «Nell'emendamento - spiega - si riserva una quota specifica di risorse agli interventi per la litoranea di Melendugno, così duramente provata dagli ultimi eventi calamitosi che hanno colpito il patrimonio paesaggistico della zona». Infine il consigliere regionale della Lega, Gianni De Blasi, ricorda che «da mesi era stata segnalata quella situazione di pericolo e che dopo i sopralluoghi il sindaco avrebbe voluto avviare il dialogo con la Regione per ottenere finanziamenti. Nulla personalmente ho più saputo di quella iniziativa ma ho presentato un'interrogazione per avere risposte certe dall'Aula e dalla Giunta regionale. Ma quella interrogazione ad oggi non è stata neppure calendarizzata».
 

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