Nardò, il Pd a sorpresa converge su Falangone candidato sindaco: sfuma Leuzzi, sì all'alleanza con i Cinque Stelle

Nardò, il Pd a sorpresa converge su Falangone candidato sindaco: sfuma Leuzzi, sì all'alleanza con i Cinque Stelle
di Giuseppe TARANTINO
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Sabato 12 Giugno 2021, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 15:07

Il Pd di Nardò rinuncia ad esprimere un proprio candidato sindaco e decide per una convergenza sulla candidatura “progressista” di Carlo Falangone, la stessa che alcuni mesi fa, quando fu lanciata, criticò aspramente, perché nata senza un “necessario percorso di condivisione totale delle scelte”, all’interno del centrosinistra. Una convergenza rassegnata, come dicono gli analisti, che coincide con la candidatura sfumata dell'ex assessore Maurizio Leuzzi a cui il partito aveva offerto la possibilità della corsa a sindaco.

Sfumata la candidatura dell'ex assessore Leuzzi

La decisione è arrivata al termine di una nuova, tesissima, riunione, che si è svolta ieri sera nella sede del circolo Pd in corso Galliano, alla presenza anche del segretario provinciale Ippazio Morciano: il vertice ha sancito, non senza forti scossoni, il cambio di rotta dello stesso Pd rispetto alla candidatura a sindaco “offerta” giusto una settimana fa, all’ex assessore al Centro storico della giunta Risi, Maurizio Leuzzi ma che lo stesso Leuzzi aveva, a quanto è dato sapere, declinato, considerando non accettabili alcune condizioni impostegli nei giorni successivi.

Riunione tesa: le due anime del Pd a Nardò

Nella discussione, accesissima nei toni, si sono scontrate le due anime del partito: quella che insisteva per una candidatura identitaria e di “ripartenza”, come poteva essere Leuzzi, e l’altra che, invece, aveva da tempo già deciso di percorrere la strada della convergenza sul nome di Carlo Falangone, candidato del Polo Progressista e sulla linea del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Tra i sostenitori di quest’ultima linea, sempre secondo le indiscrezioni, ci sarebbero, un po’ a sorpresa, anche i due consiglieri comunali Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano, quest’ultimo avvicinatosi, quindi, all’area Emiliano.

Il Pd: "Alleanza progressita con il Movimento 5 Stelle per la sfida a Mellone"

La decisione definitiva, dunque, sarebbe stata presa, dunque, e se i confronti che ora partiranno con la coalizione di Falangone dovessero andare a buon fine, alle Amministrative del prossimo autunno, la lista del Partito Democratico sarà insieme a Movimento 5 Stelle, Nardò Progressista, Futuro Comune e la lista “under 30” Collettiva. "Il Partito Democratico, consapevole della responsabilità che investe l’unica formazione partitica strutturata della città in un momento così delicato come è quello della tornata elettorale per le amministrative e certo che il proprio avversario è e sarà sempre la destra - si legge nella nota del Pd - ritiene indispensabile favorire un percorso unitario di centrosinistra che i cittadini, che non si riconoscono nell’attuale amministrazione, chiedono a gran voce, per offrire a ardò un’alternativa politica e amministrativa differente e distante da tutto ciò che l’amministrazione Mellone ha rappresentato negli ultimi cinque anni.

Per questo motivo ritiene di poter lavorare, insieme alle forze progressiste neretine,  al Movimento 5 Stelle e al candidato sindaco Carlo Falangone, nel segno di un’alleanza che ponga al centro del dibattito pubblico la politica di prossimità e la lotta alle diseguaglianze, nel solco di quell’affermazione della legalità di cui ogni cittadino è rappresentante e rappresentato. In questi cinque anni il Pd di Nardò ha fatto opposizione ogni giorno, senza mai lasciare nulla al caso, per difendere i diritti delle persone, degli emarginati, delle classi sociali meno abbienti. Ha proposto strumenti di tutela per i cittadini che hanno sofferto il peso della crisi, specie nell’ultimo anno. Anche nei momenti in cui sembrava di essere “soli” tra i banchi della minoranza, il Partito democratico ha svolto il suo ruolo e tenuto la barra dritta, nel rispetto dei valori democratici e del mandato conferito dai neretini. Ora è il momento del coraggio, della scelta, della costruzione di una nuova visione di futuro per Nardò, di un nuovo orizzonte che deve vedere unite tutte le forze e tutti i cittadini che credono in un’alternativa per la città".

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