Parkejoo all'ex Enel, ecco il nome che evoca il dialetto: c'è la prima foto dei posti auto. Apertura entro Natale, ma non c'è la data

Parkejoo all'ex Enel, ecco il nome che evoca il dialetto: c'è la prima foto dei posti auto. Apertura entro Natale, ma non c'è la data
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Lunedì 29 Novembre 2021, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 08:15

Tre piani interrati e un nome evocativo dell'identità del territorio: svelato il parcheggio ex Enel di Lecce che aprirà entro Natale. Cade il "velo" dopo una lunga attesa, ma la data di inaugurazione non è stata ancora fissata. C'è la prima immagine invece che arriva dalla società, la Power Sun, in attesa che nei prossimi giorni prenda forma la campagna promozionale con le tariffe e le agevolazioni iniziali per gli automobolisti. In tutto 610 posti auto su viale De Pietro distribuiti su tre livelli per un 24mila metri quadrati in una struttura ad elevata automazione. Con il blu e il viola come colori dominanti.

 

La curiosità del nome in dialetto leccese

La curiosità, come si diceva, è nel nome. Si scrive Parkejoo, ma come è scritto in un comunicato, si legge “Parcheggiu" con riferimento all'espressione dialettale leccese e salentina.

Una simpatica assonanza lanciata contestualmente alla campagna di comunicazione intitolata "Immagina la metropolitana a Lecce" che nei giorni scorsi, tra social e maxi manifesti, aveva calamitato l'attenzione degli automobilisti .  "Nessuna Metropolitana pronta a partire, ma un’importante “fermata” sì": è il messaggio rilancio in queste ore: la campagna pubblicitaria "non era volta semplicemente a creare attesa e curiosità ma aveva il chiaro intento di far immaginare una città diversa, più “leggera”, con meno auto el cuore della città, in cui è bello muoversi agilmente a piedi. Dunque cosa collega MetropolitanaLecce a Parkejoo? Filo conduttore è evidentemente la mobilità sostenibile. Nel capoluogo salentino non arriva certo la metropolitana, ma un parcheggio multipiano atteso da anni come contributo al decongestionamento del traffico cittadino, salvaguardando l’area storica della città dalle auto, a vantaggio di una maggiore vivibilità". 

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