«Erosione, solo con interventi virtuosi salveremo la costa»

«Erosione, solo con interventi virtuosi salveremo la costa»
di Maurizio TARANTINO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Luglio 2021, 05:05

«Solo interventi virtuosi posso salvare la costa dall’erosione. Determinante è, ad esempio, il ruolo delle Regioni». Perché è vero - come dice il vicepresidente di Legambiente nazionale, Edoardo Zanchini - che la natura fa il suo corso ma è altrettanto vero che l’uomo con le sue scelte può determinare il futuro del mare. Trasformazioni costiere in un’ottica di sviluppo sostenibile. Si aprirà questo pomeriggio ai Teatini di Lecce, la prima Conferenza nazionale dei paesaggi costieri, dal titolo emblematico “Coste in movimento”, promossa da Legambiente e dall’Osservatorio Paesaggi Costieri Italiani, con il contributo del Comune di Lecce, dell’assessorato all’Ambiente della Regione Puglia e del Parco naturale regionale Bosco e Paludi di Rauccio.

Il cambiamento climatico


Argomento delicato che abbraccia non solo la pianificazione urbanistica e il modello di sviluppo, ma anche i comportamenti di ognuno di noi, per affrontare responsabilmente il cambiamento climatico, come spiega Zanchini. 
«Quello che sta accadendo intorno a noi è sotto gli occhi di tutti - esordisce l’ambientalista-. L’erosione è parte di questo fenomeno più generale che coinvolge il clima: ci saranno sempre più piogge violente, grandinate, trombe d’aria. Quello che qualche decennio fa erano solo eventi rari e a volte unici, adesso ritornano con frequenza. Il riscaldamento globale riguarda quindi anche noi, con l’innalzamento del livello del mare e il ripensamento di tutto quello che fino ad oggi ha rappresentato la normalità. Secondo Enea, Taranto è una delle città che rischia di andare sott’acqua nel prossimo futuro, proprio per la conformazione della costa».

Le buone pratiche


Zanchini parte da casi concreti, dalle buone pratiche pugliesi che hanno spinto Legambiente a scegliere di svolgere la conferenza proprio in questo territorio: «Molto dipende da quello che fanno le singole Regioni - continua - dimostrando o meno attenzione ai problemi. Nel rapporto sulle spiagge 2021 che presenteremo durante la Conferenza, mostriamo come interventi virtuosi possano cambiare, in pochi anni, l’idea di territorio, salvandolo dall’erosione. È il caso di Gallipoli, dove la tutela del paesaggio è passata attraverso l’aumento della biodiversità, l’ampliamento delle dune costiere e il recupero di materiali naturali. In questo modo non è difficile che la sabbia si mantenga e si fermi il ciclo di disgregazione.

Oppure a Campomarino di Maruggio o ancora a Ugento dove gli interventi sono stati tutti eccellenti». E ancora: rivedere l’idea di barriera per evitare la violenza del mare: «I cosiddetti frangiflutti sono un modello superato. Perché il problema si sposta di qualche chilometro, ma non si risolve affatto. Non serve cementificare direttamente in mare, ma agevolare i processi naturali e indirizzarli in maniera sostenibile». 

Il litorale roccioso


Più difficile naturalmente attuare delle contromisure sui litorali rocciosi, come in buona parte del Salento che da anni sta registrando il crollo della costa soprattutto sul versante dell’Adriativo. «Si deve comunque ridurre la pressione antropica sulla costa - sottolinea Zanchini - senza caricare eccessivamente il litorale di costruzioni e nuove strutture. Un esempio positivo arriva proprio dal piano della costa approvato a Lecce in cui si è definito cosa si può fare, valorizzando l’esistente e monitorando i cambiamenti. Credo che ormai sia chiaro che per la fruizione turistica è più lungimirante avere delle strutture flessibili che sistemi fissi, da riparare ogni anno». 

Le concessioni


Un tema delicato quello delle concessioni che non trova soluzione definitiva dopo anni di dibattito internazionale, e che per Zanchini non può essere ancora rinviato: «Il tema del turismo è cruciale per la nostra nazione. La speranza è che l’Italia sia, nei prossimi anni, ancora più al centro delle mete dei viaggiatori internazionale. Per fare questo abbiamo bisogno di gestire in modo diverso il territorio prendendo esempio dalla Puglia. La legge che stabilisce le percentuali di utilizzo del litorale è la migliore d’Italia. È ovvio però che non si può restare sulla carta, le percentuali di spiaggia libera devono essere garantite davvero, non facendo trovare solo una riga simbolica. E poi ci vogliono i controlli che impediscono o limitano gli abusi».

La conferenza a Lecce


La Conferenza è alla sua prima edizione e la scelta di Lecce non è stata casuale: «Tutt’altro. Abbiamo voluto dare un segnale, apprezzando quanto fatto dall’amministrazione in un settore complesso come quello del turismo balneare. Una proposta, quelle delle concessioni temporanee e in attesa che si decida sulla Bolkestein, capace di andare al cuore del problema valorizzando un matrimonio straordinario tra natura e turismo - conclude Zanchini -, senza pensare solo alla fruizione estiva ma considerando anche il resto dell’anno».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA