«Emiliano rispetta la mia autonomia e non mi calpesterà i piedi Più regole per licenze e litorale»

Carlo Salvemini
Carlo Salvemini
di Paola COLACI
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Venerdì 5 Aprile 2019, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 07:54
«Interferenze di Michele Emiliano e della Regione Puglia nella costruzione delle mie liste civiche? Lui rispetta la mia autonomia e, conoscendomi, sa di non potermi calpestare i piedi o mettermi le mani in testa. L'amministrazione che verrà sarà costruita e determinata in base all'esito del voto, pur nel rispetto l'autonomia di decisione del sindaco».
Carlo Salvemini non ci sta. E replica seccamente all'ipotesi che dietro la costruzione delle sue liste civiche possa esserci la lunga mano di alti funzionari della Regione Puglia. Un'ipotesi avanzata dal candidato sindaco del centrodestra Saverio Congedo davanti alla platea delle Officine Cantelmo nell'ambito del primo confronto a quattro tra candidati sindaco. «La politica oggi non offre più spazi e luoghi di confronto. E alla frantumazione del vecchio sistema partitico i cittadini hanno risposto con il civismo ci ha tenuto a specificare Salvemini - Un civismo che difendo e interpreto come contributo libero e disinteressato di quanti credono nel significato più genuino del termine. Ecco perché nella mia amministrazioni non c'è stato e non ci sarà spazio per poteri forti ma solo per la trasparenza e patti di cittadinanza».
Non solo scelte di natura squisitamente politica. Ma anche i grandi temi di attualità sollecitati in sede di dibattito: dal Pug al piano traffico, passando per le marine leccesi e la scottante questione del declassamento degli estimi catastali, il sindaco uscente ha blindato il suo operato su tutta la linea. E lo fa al cospetto dei suoi avversasi nella corsa a Palazzo Carafa. In realtà il filo rosso che lega l'azione dei 18 mesi di governo trascorsi a Palazzo di Città e la sua ricandidatura a Palazzo di Città è proprio quello della continuità. A partire dal Piano urbanistico generale: uno strumento indispensabile per la città, nonostante i numerosi studi preliminari, le redazioni e le tante modifiche apportate nei 14 anni di governo di Adriana Poli Bortone prima e di Paolo Perrone poi. «In questi mesi abbiamo lavorato a rimediare ad alcuni errori del passato ha fatto sapere - Restiamo comunque convinti che questa città abbia necessità di Pug più snello, in grado di stoppare il consumo di suolo e di rivedere piuttosto la destinazione d'uso di tanti edifici comunali dismessi». L'ex cinema SantaLucia, in testa. Ma anche l'ex Galateo.
Nella sua visione di città uno spazio particolare va riservato al centro storico e alle marine. «Se c'è qualcosa che accomuna le esperienze di governo dal 95 a oggi è l'investimento strategico sulla valorizzazione del centro storico». Investimenti ai quali, secondo Salvemini, dovevano accompagnarsi azioni più efficaci relativi a piano traffico, isola pedonale e Ztl. «Immaginiamo un centro storico come un grande quartiere in cui convivano artigianato di qualità, pubblici esercizi e piccole botteghe». E se a San Cataldo in un anno e mezzo di governo cittadino «abbiamo portato la fogna e il gas» ricorda il sindaco uscente, fondamentali per la rinascita di Frigole saranno invece i 3 milioni di finanziamenti regionali intercettati tramite bando regionale. Sul fronte del piano traffico, ancora, secondo i programmi di Salvemini i 700 posti auto disponibili entro la fine dell'anno con l'apertura del parcheggio ex Enel potranno essere incrementati con i 400 stalli da individuare nell'area dell'ex Caserma Massa. Al centro del confronto, inoltre, un tema prioritario per centinaia di cittadini leccesi: la rivalutazione degli estimi catastali. «Un pasticcio, una bomba accesa sotto casa dei leccesi Salvemini ha definito così la vicenda - Il danno ormai è fatto e la situazione è complessa. Non c'è più la possibilità di un ritiro in autotutela. Chiunque sia il sindaco, serve un incontro con l'agenzia del territorio per individuare soluzioni tecnici adeguate».
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