Emiliano, post al veleno: «Attività illegale
ma le forze dell’ordine non intervengono»

Emiliano, post al veleno: «Attività illegale ma le forze dell’ordine non intervengono»
di Nicola QUARANTA
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Martedì 21 Marzo 2017, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 11:03
Su internet il manifesto “No Tap” del giorno porta la firma del governatore della Puglia Michele Emiliano, che, invitato ad esprimersi sui lavori in corso, in un post di suo pugno ci va duro: «La attività di espianto è illegale come ho detto più volte. Ma le Forze dell’Ordine su disposizione del Governo non intervengono. Abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica i fatti e i magistrati sono gli unici ad avere il potere di fermare l’abbattimento». Parole “pesanti” e che nell’arco di pochi minuti hanno fatto il giro della rete.
Oggi, intanto, su Tap dibattito urgente in Consiglio regionale. A sollecitarlo è il Ernesto Abaterusso, presidente del gruppo consiliare dei Democratici e progressisti.
«Di fronte alla scelta di Tap di procedere con l’espianto di 211 ulivi secolari non possiamo che esprimere profondo sconcerto e condividere la battaglia che gli amministratori locali, i comitati e i cittadini stanno portando avanti da tempo», è la premessa di Abaterusso, che quindi entra nel merito. Per appoggiare e dare forza all’appello dei sindaci e alla luce delle ripetute prese di posizione del Presidente Emiliano sull’argomento, ha deciso di presentare, in occasione seduta odierna del Consiglio regionale, una mozione urgente. «Di fronte alla minaccia che sta subendo un intero territorio e con esso i suoi bellissimi luoghi e il suo patrimonio inestimabile credo sia necessario che il Consiglio regionale si esprima in maniera chiara e netta su un progetto che in molti considerano inutile. Per troppo tempo a regnare è stato il silenzio e se nelle passate legislature si è preferito non pronunciarsi, adesso è giusto che il governo regionale faccia arrivare al territorio, ai cittadini e agli amministratori un segnale forte di sostegno e vicinanza. L’auspicio è dunque che il Presidente Loizzo, superando anche i vincoli formali, porti in discussione la mozione e che il Consiglio intero la approvi. Solo così si potrà bloccare l’espianto degli ulivi secolari e ripristinare la legalità».
Mozione accolta con soddisfazione dal Gruppo M5S in Consiglio regionale: «Siamo lieti di constatare che anche dalla maggioranza qualcuno abbia deciso di appoggiare una mozione che serva a difendere i nostri ulivi da chi pensa di poter venire qui a distruggere il nostro territorio senza tener conto della volontà dei cittadini e addirittura ignorando il parere contrario delle istituzioni regionali. Ai consiglieri di maggioranza dunque chiediamo di lavorare uniti per difendere la nostra terra. Le battaglie di giustizia non devono avere colore politico».
Sul tema è intervenuto anche Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana: «In queste ore la società che costruisce il gasdotto Tap se ne infischia delle prescrizioni dei giorni scorsi della Regione Puglia e ha ricominciato l’espianto dei 211 ulivi secolari per la realizzazione della strada di accesso all’area di cantiere del micro, o meglio macro, tunnel».
«L’espianto - aggiunge - è l’espediente subdolo e maldestro di una multinazionale come Tap - prosegue l’esponente della sinistra eletto parlamentare in Puglia - per far apparire ai più il gasdotto come vicino alla realizzazione. Sappiamo che così non è. Per questo l’espianto va fermato, per far deragliare un progetto indefinito, predatorio, pericoloso per lo sviluppo locale, antitetico alle aspirazioni culturali di quei bellissimi luoghi che ho avuto la fortuna di vivere e conoscere. Sono solidale con il Comitato No Tap, con il Comune di Melendugno e il suo sindaco Marco Potì, impegnati in queste ore insieme a tanti cittadini nel presidio di difesa del proprio territorio dall’ennesima grande opera inutile. Sinistra Italiana è con loro. Si ripristini la legalità - conclude Fratoianni - le autorità competenti fermino l’espianto degli ulivi».
 
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