«È più bello dell’Ariston»: il Teatro Italia corteggiato. E si tratta per la riapertura

«È più bello dell’Ariston»: il Teatro Italia corteggiato. E si tratta per la riapertura
di Antonella MARGARITO
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Martedì 15 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:28

Si riaccendono le luci della ribalta del Teatro Italia di Gallipoli. Forse. Si amplificano le probabilità di una riapertura del Teatro più bello di Gallipoli e tra i più grandi di Puglia (è secondo solo al Petruzzelli di Bari). Domenica scorsa si sono riaperte le porte del Teatro: molti lo hanno letto come un buon segno, il segno che forse quel leviatano di cultura e spettacolo avrebbe da lì a poco riaperto i battenti, ma in realtà si è trattato di un sopralluogo da parte di un imprenditore di grosso calibro che sembrerebbe interessato all’acquisto del Teatro.

Un possibile acquirente


Il possibile acquirente è arrivato in anonimato da Roma. Si tratterebbe di un grosso produttore esecutivo di un’azienda internazionale molto nota, che sarebbe rimasto sbalordito nel vedere la maestosità del teatro gallipolino. Quesi non credeva ai suoi occhi quando ha esclamato: «Altro che Sanremo, altro che teatro Ariston, questo è un vero santuario del cinema e del teatro. Il produttore avrebbe fatto un vero e proprio “viaggio” all’interno del Teatro, visitando anche le altre due sale più piccole. E avrebbe anche ribadito che sarebbe davvero un peccato non riaprire un tempio come quello del Teatro Italia. Sembrerebbe dunque che l’imprenditore sia seriamente interessato alla trattativa per rilevarlo.

Le trattative


Naturalmente dopo lo sbalordimento, la meraviglia e i grandi apprezzamenti, si è passati alla parte meno romantica: quella che riguarda le trattative, le richieste e le proposte economiche. La speranza, per la città, è che tra i vari possibili acquirenti, o semplici “visitatori” del teatro, il grosso produttore romano sia quello giusto e che il Teatro Italia ricominci a splendere, richiamando a Gallipoli tutti gli appassionati di cinema e teatro che sono rimasti un po’ orfani dopo la sua chiusura, avvenuta nel periodo del lockdown. Da allora il teatro, che già viveva un momento di crisi, non ha più riaperto.

Il titolare

Il titolare, Gianluigi Petrucelli, non conferma e non smentisce, forse un po’ per celia o forse un po’ per scaramanzia, ma sottolinea che di sopralluoghi ce ne sono stati anche altri e che se anche uno dei suoi spettatori volesse soltanto visionare il teatro lui lo aprirebbe per la sola gioia di farlo vedere. «Quando qualcuno mi chiama – dice Petrucelli - che sia un grosso imprenditore o l’ultimo degli spettatori, io apro il cinema e lo faccio visitare. Stiamo lavorando per restituire il Teatro Italia alla città dal momento che il messaggio è stato lanciato in tutta Italia e questa struttura merita di riaprire non solo come cinema, ma anche per ospitare grandi eventi di spettacolo». 
Petrucelli parla poi della crisi che ancora attanaglia il cinema a causa delle piattaforme streaming e i nuovi modi di fruizione “casalinghi” che però «non possono essere mai nemmeno lontanamente paragonate alla magia di un cinema».

Gli scenari futuri

Insomma dopo l’annuncio della riapertura del Teatro Schipa ad opera dell’imprenditore Achille Maggino, prevista forse per il prossimo mese, dopo la riapertura del Parco Gondar che ha visto in poche ore il sold-out per il concerto di Blanco, si potrebbe fare tris con il Teatro Italia e per Gallipoli sarebbe un forte segnale di ripresa.

Il teatro

Di proprietà di Pasquale Petrucelli appassionato titolare dei Cinema Teatri Riuniti e padre di Gianluigi, il Teatro Italia, costruito nel 1970, conta ben 4.000 metri quadrati di teatro.

La sala grande ha una capienza di 1200 posti, con uno schermo cinematografico di 180 metri quadrati, praticamente una casa, anche due, e 350 metri di palcoscenico. Le altre due sale contano 100 e 150 posti, e sono nate dopo, sulla scia della moda delle multisale, ma il fiore all’occhiello rimane la sala uno.

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