E in città scattano le inevitabili paure
La sindaca: ma niente confusione

E in città scattano le inevitabili paure La sindaca: ma niente confusione
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Venerdì 6 Marzo 2020, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 09:43
Andrea TAFURO
A Copertino l'allarme è alto, le raccomandazioni delle istituzioni si susseguono con inviti a restare calmi per non creare panico, ma le attenzioni di tutti i cittadini nelle ultime 24 ore sono rivolte alle condizioni di salute del medico 57enne e copertinese dell'ospedale cittadino San Giuseppe, contagiato dal coronavirus. Le piazze reali hanno rallentato le attività, mentre è sui social che in tanti provano a reperire informazioni o esprimono il proprio stato d'animo per una situazione emergenziale in continua evoluzione, che preoccupa sempre più la comunità di Copertino e dei paesi limitrofi.
Il medico contagiato, ora in quarantena, per fortuna sta bene, ma il virus che ha colpito in ospedale, luogo di cura per eccellenza, spaventa. Sin dalla diffusione della notizia in città sono stati tantissimi i commenti social dei copertinesi. I post ricorrenti alternavano la preoccupazione per le salute del medico e la paura del diffondersi del contagio, sino al consiglio a restare calmi «e dimostrare di essere una grande comunità», come sottolineato dalla ex consigliera Anna Inguscio. Altri invece, affidandosi alla fede, hanno rivolto l'attenzione all'interno comparto ospedaliero, che vede in queste ore la messa in quarantena preventiva di circa 100 operatori sanitari. «I nostri medici ce la faranno, il nostro ospedale ce la farà, San Giuseppe non ci lascerà soli ha scritto Matteo. Dimostriamo a tutti quanto siamo uniti, ne usciremo più forti di prima».
Sintesi dei pensieri e delle preoccupazioni dei cittadini di Copertino di cui si è fatta carico il sindaco Sandrina Schito, attraverso un messaggio social in cui ha chiarito sullo stato di salute del medico e invitato tutti alla responsabilità e al rispetto delle disposizioni medico sanitarie per combattere il diffondersi del virus. «Siamo felici che Il medico copertinese stia bene», ha scritto la prima cittadina. Le misure previste per la sicurezza dei pazienti ricoverati, dei medici e del personale del nostro nosocomio, saranno adottate tutte». Poi l'invito ai cittadini: «L'apprensione è comprensibile, ma dobbiamo evitare confusione e mantenere la calma, rispettando le prescrizioni ministeriali, osservandole con scrupolo, ma soprattutto rispettando le persone. C'è un tempo per essere comunità, ed è in questi momenti che lo si diventa davvero, tenendo comportamenti responsabili che sono fondamentali per tutti. È importantissimo». Sindaco Schito, che in un post precedente sul gruppo sei di Copertino aveva messo in guardia anche dal possibile sciacallaggio social sul caso. «Siamo chiamati tutti ad una grande responsabilità ed alla sobrietà. Per questo è più che mai urgente ritornare ad avere equilibrio nelle cose che si scrivono, evitando espressioni scomposte».
Nel nosocomio San Giuseppe da Copertino gli umori non differiscono dalla città. Dopo l'iniziale preoccupazione si prova a ritornare alla calma, per valutare con la necessaria serenità tutte le misure da prendere per proseguire l'attività ospedaliera. «I medici che dal 24 al 28 febbraio sono stati a contatto con il dottore contagiato, saranno sottoposti a quarantena obbligatoria e questo porterà un grave deficit nelle unità che ruotano attorno alla sala operatoria», spiega il presidente dell'Ordine dei Medici, Donato De Giorgi, primario di Chirurgia proprio a Copertino. «L'ospedale di Copertino rischia il blocco, e questo rappresenterebbe un duro colpo a cui spero possa porre rimedio in tempi rapidi l'unità di crisi attivata tra la direzione sanitaria e la Regione».
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