Quando l’amore è grande, non c’è morte che tenga. E quando a uno dei due capi di questo misterioso filo che unisce le anime c’è un amico molto, molto speciale, difficile mettere un punto e andare avanti anche se l’amico speciale non è più visibile agli occhi. Certo, difficile spiegare tutto questo a chi replica “ma alla fine era solo un cane”, o un gatto, un pesce rosso o un’ameba. Difficile spiegarlo a chi non ha strumenti per comprendere l’immensità dell’amore incondizionato, senza retropensieri e riserve mentali, che può legarti a un cane, a un gatto, a un pesce rosso o a un’iguana; ma i bambini, che non mettono sempre quel dannato cervello davanti a tutto, lo sanno con il cuore.
E con il cuore in mano, qualche giorno fa, due gemellini di 9 anni di Galatone, Davide e Diego, hanno chiesto al fantasma del monaco templare che abiterebbe i locali del Museo Faggiano di Lecce - e che nel giorno di Halloween è diventato protagonista di un vero e proprio pomeriggio dedicato ai più piccoli - di avere qualche notizia di Rudy. Rudy, cagnolino simil Pincer partito per l’Altra Dimensione tre anni fa per raggiunti limiti di età: aveva 17 anni. Un fatto normale, ma vallo a spiegare a due bambini nati e cresciuti con lui per casa. Un trauma che non si supera facilmente: infatti Davide e Diego, l’altra sera al Museo Faggiano, hanno lasciato al fantasma del monaco templare un messaggio inequivocabile; anzi, due.
LA STORIA
Il racconto è di Andrea Guido, presidente del Consiglio comunale di Lecce e organizzatore della serata, un successo senza precedenti: 850 visite certificate dal registro del Museo. E proprio sul registro del Museo la scoperta di quel messaggio così accorato da far venire i brividi: «Tra i saluti, le dediche, i pensieri e i desideri espressi c’era una richiesta, in particolare, che non riuscivo a togliermi dalla testa. Diego, uno dei piccoli coraggiosi esploratori della caccia al fantasma, mentre i suoi coetanei erano presi dal divertimento del momento, non aveva potuto fare a meno di rivolgere i suoi pensieri a Rudy, il suo cane mancato da qualche tempo», racconta Guido.
L'APPELLO SUI SOCIAL
Di qui l’idea di lanciare un appello su Facebook per rintracciare i genitori dei bambini e far avere loro una risposta consolatoria dal “fantasma” facendo finta che Luciano Faggiano, proprietario del Museo, avesse trovato a fine serata, accingendosi a chiudere dopo il trambusto di tutte quelle visite, un biglietto di risposta dello spettro. I genitori dei due gemellini si sono fatti vivi un paio di giorni dopo grazie al tam tam dei social e alla trasmissione “Buongiorno News” di TeleRama: e sabato prossimo Davide e Diego - che hanno anche un fratellino di nome Lorenzo e un altro cane di nome Roy - troveranno appunto al Museo Faggiano la risposta del “fantasma”. Che, sia detto per inciso, sembrerebbe esserci davvero: oltre cinquanta gli avvistamenti regolarmente documentati, e anche le attrezzature speciali dell’Associazione Italiana Ricercatori del Mistero, dei famosi Ghost watchers e del team di Paranormal Studio sarebbero riuscite e rilevare la presenza della misteriosa entità. Che comparirebbe in versione evanescente, come si conviene a un vero fantasma - uomo di media statura, lineamenti non troppo distinguibili, saio o lunga tunica scura munita di un cappuccio - soprattutto al piano superiore del Museo, nell’atto di attraversare un muro tra due stanze differenti lì dove un tempo esisteva un’antica porta.
Il “fantasma” - o chi per lui - fornirà insomma a Davide e Diego le rassicurazioni del caso: Rudy sta bene, li ama sempre tanto e, in fondo, non li ha mai lasciati davvero. Perché chi amiamo non ci lascia mai del tutto, e perché l’amore è sempre amore, e non conosce sesso né specie. A dispetto di chi non crede ai fantasmi e di chi non ama gli animali: non sapendo cosa si perde.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout