La Asl Lecce richiama i medici in pensione per colmare le pesanti lacune d'organico negli ospedali di Lecce e provincia ma resta il problema dei ritardi sulle liste d'attesa. La selezione dei camici bianchi andrà incontro alle esigenze dei reparti di Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza e di Anestesia e Rianimazione.
Deficit di organico al "Fazzi"
In particolare, l'organico del pronto soccorso del Dea-Fazzi di Lecce in deficit di 10 unità rispetto al fabbisogno numerico fissato 30 medici. Il via libera dell'azienda sanitaria locale è arrivato a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma di carattere nazionale, che disciplina le modalità di conferimento di incarichi al personale sanitario collocato in quiescenza.
Norma che nell'immediato aveva registrato la soddisfazione del coordinatore dei Pronto soccorso e responsabile del servizio 118 leccese, Maurizio Scardia, fiducioso che: «le adesioni dei colleghi in pensione potranno dare un aiuto importante nell'attività ospedaliera».
Detto delle criticità da risolvere, intanto oggi suona la campanella anche in ospedale per bambini e ragazzi ricoverati nel Vito Fazzi di Lecce e impossibilitati a frequentare la scuola. Al via l'undicesimo anno della scuola Primaria e Secondaria di primo e secondo grado: coinvolti i reparti di Pediatria, Chirurgia Pediatrica, Oncoematologia Pediatrica, Ortopedia, Oculistica, Reumatologia e Immunologia pediatrica. «La scuola in ospedale è molto di più di un percorso mirato all'apprendimento - ha commentato il commissario Asl Lecce, Stefano Rossi rappresenta una finestra sul mondo, un'occasione di benessere psicofisico, di umanizzazione delle cure, di possibilità di guardare al dopo, alla vita fuori da qui». Referente del progetto è la dottoressa Roberta Tornese.