Disservizi e code agli uffici dell'Anagrafe di Lecce: gli utenti chiamano i carabinieri. L'assessore: rinforzeremo il servizio. Diffida da Codacons

Disservizi e code agli uffici dell'Anagrafe di Lecce: gli utenti chiamano i carabinieri. L'assessore: rinforzeremo il servizio. Diffida da Codacons
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 11:21

In coda dall'alba, esausti dalle lungaggini, dai ritardi, dai disservizi. Caos all'Anagrafe di Lecce: sono stati chiamati i carabinieri e gli utenti hanno occupato gli uffici. Un problema annoso: rinnovare la carta d'identità agli uffici del Comune di Lecce è oramai diventata un'impresa. Adesso diventa arduo anche prenotare un appuntamento. Così questa mattina, all'ennesima coda, c'è chi ha chiamato anche i carabinieri.  Intanto Codacons diffida il Comune di Lecce: «L’Ufficio Legale del Codacons di Lecce ha elaborato una diffida al Comune di Lecce (inviata nella giornata di mercoledì 25 maggio) e sta vagliando più incisive iniziative affinché finalmente si renda efficiente un importante servizio pubblico nell’interesse dei cittadini perché anche la scusa del pre-dissesto, in questo campo, non regge più». 

 

Cos'è successo

Mattinata turbolenta, come oramai di consueto capita, nella sede dell'anagrafe di Lecce, dove attorno alle ore 9:30 è stato necessario l'intervento della polizia municipale e dell'assessore al ramo Sergio Signore per sedare gli animi degli utenti esasperati dall'impossibilità di poter ottenere il rinnovo della carta d'identià, una problematica legata alla carenza di personale che oramai si protrae da tempo.

L'assessore Signore afferma: «Entro giugno provvederemo a rinforzare il servizio per evitare situazioni come quelle di questa mattina».

La segnalazione

Un lettore di Quotidiano presente all'Anagrafe di recente ha segnalato: «Dovevo rinnovare la carta d’identità, ma dopo lo stop alle prenotazioni, vengono distribuiti giornalmente 10/15 numeretti al mattino per i cittadini più fortunati. Gli altri se hanno fortuna slittano ai giorni successivi. Peccato però che questa mattina alle ore 6,30, cioè due ore prima dell’apertura, chi arrivava era già fuori tempo massimo».

Il cittadino è tornato in viale Aldo Moro alle 10, chiedendo di poter parlare con il dirigente, ma dopo l'attesa è dovuto andar via «a lavorare» precisa. «Una persona che ha assistito a tutta la scena - prosegue nella lettera - mi ha preso in disparte dicendomi di aver risolto il problema recandosi presso un altro comune. Sono quindi andato al comune di Surbo e una impiegata molto cordiale e molto professionale mi ha detto che con il nullaosta avrei potuto richiedere il rinnovo del documento lì da loro. Ho obiettato che  avere il nullaosta, date le premesse, non sarebbe stato semplice e mi hanno reso il servizio previa compilazione di una dichiarazione. Mi sono vergognato da leccese. È scandaloso che ci si sforzi di accogliere i turisti nelle migliori condizioni possibili e poi si maltrattino i propri cittadini».

La risposta dell'assessore

«Il problema esiste, il personale non c'è e la situazione si sta aggravando - ha ammesso l'assessore e vicesindaco Sergio Signore che questa mattina si è presentato in ufficio per verificare la problematica -. Sono andate in pensione 12 impiegati e ora abbiamo solo due sportelli aperti, uno che smaltisce le persone con prenotazione e l'altro che riceve i cittadini presenti. Non si riesce a garantire risposte a più di 30 utenti per volta. Stiamo cercando di capire come fare». 

La diffida di Codacons

«Abbiamo atteso con pazienza che l’amministrazione risolvesse il problema, convinti che le situazioni contingenti (in primo luogo la pandemia) fossero di tale importanza da determinare un forte impatto sul lavoro e sulla organizzazione generale del Comune. Oggi, però, non ci sono più giustificazioni che tengano. Addirittura l’appello fatto qualche tempo da alcuni Consiglieri della stessa maggioranza che regge l’attuale Amministrazione Comunale è caduto inesorabilmente nel vuoto - scrivono dall'associazione di difesa dei consumatori Codacons -. Oggi non ci sono più giustificazioni per ritardare il ritorno a regime di un servizio essenziale come quello dell’anagrafe, in cui i pochi addetti sono costretti a fare i salti mortali per rendere un servizio quanto meno dignitoso. Ma è ormai certo che il problema non è a valle ma a monte di una Amministrazione Comunale che ha perso il più elementare contatto con la realtà quotidiana e con i problemi che i cittadini si trovano a dover affrontare».

«Il problema dell’Anagrafe e del rilascio dei documenti di identità è ormai un problema esiziale di una gestione del Comune che comincia a mostrare evidenti ed inaccettabili crepe nella sua azione - fa sapere Codacons -. Per questo motivo l’Ufficio Legale del Codacons di Lecce ha elaborato una diffida al Comune di Lecce (inviata nella giornata di ieri) e sta vagliando più incisive iniziative affinché finalmente si renda efficiente un importante servizio pubblico nell’interesse dei cittadini perché anche la scusa del pre-dissesto, in questo campo, non regge più. 

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