Poche centinaia di metri da percorrere: odissea in carrozzella di Aldo tra buche e disagi

Poche centinaia di metri da percorrere: odissea in carrozzella di Aldo tra buche e disagi
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 12:49

Poche centinaia di metri da percorrere. Eppure Aldo, 37enne diversamente abile, più volte ha rischiato di cadere dalla sedia a rotelle a cause delle "buche-trappola" che minano l'asfalto della città. È accaduto a Tricase in via Giovanni Giolitti (nel popoloso rione di Sant'Antonio) lo scorso mercoledì. E alla scena hanno assistito alcuni automobilisti che si sono immediatamente fermati per prestare aiuto al giovane. Una vicenda che il diretto interessato definisce «inaccettabile».

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Lo sfogo 


«Ho paura più delle buche che delle auto - si sfoga Aldo Basile - le difficoltà per chi si muove su una sedia a rotelle sono tante, è un vero inferno. È una situazione grave e pericolosa.

Marciapiedi dissestati, asfalto deteriorato e pochi scivoli per noi disabili. E la situazione si aggrava ancora di più in caso di pioggia, quando gli avvallamenti delle strade creano delle pozzanghere». Lo sa bene Aldo che ogni giorno si divide tra la casa della zia e quella della propria famiglia.

Un tragitto breve ma accidentato

Ma per compiere quel breve tragitto ogni giorno deve fare i conti con disagi e imprevisti. Sì, perché muoversi tra una buca e l'altra non è facile: si tratta di un vero percorso a ostacoli che comincia appena uscito da casa. Quasi tutte le strade del centro e del rione Sant'Antonio presentano buche o griglie d'acciaio sconnesse. E ogni attraversamento è reso impossibile non solo dalle condizioni stradali. Basta percorre qualche decina di metri lungo per le vie del quartiere per rendersi conto di come la sedia rischi letteralmente di piantarsi, mandando a terra il giovane. E a ciò si aggiungono i marciapiedi occupati da veicoli, tavolini di bar da merci esposte alla vendita. E poi spesso mancano scivoli, marciapiedi adatti, di percorsi che costringono le persone in carrozzina a rinunciare ad una passeggiata. Tutte situazioni che espongono quotidianamente il disabile a un costante pericolo. Insomma, con le strade e i marciapiedi in queste condizioni le persone non autosufficienti non possono essere libere di spostarsi autonomamente. «Speriamo che questa segnalazione lancia l'appello Aldo possa risolvere qualcosa a Tricase e in tutte le altre città».

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