Dipendenti contro il Comune di Lecce. Sono 13 gli impiegati - appartenenti all'ufficio del direttore di esecuzione del contratto ed all'ufficio del responsabile del procedimento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani - che hanno fatto ricorso al Tribunale per vedersi riconosciuti gli incentivi previsti per l'attività prestata durante il servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani.
Il ricorso presentato
Il 15 febbraio scorso è stato infatti notificato al Comune di Lecce il ricorso. Patrocinati dall'avvocato Daniele Montinaro, i numerosi dipendenti (compreso il direttore di esecuzione del contratto), hanno richiesto al Tribunale di Lecce l’accertamento del diritto a vedersi riconosciuti gli incentivi previsti ex lege per l'attività prestata (dal 2016 ad oggi). Gli incentivi ammontano ad oggi a complessivi € 380.391,50.
L'attività si riferisce al contratto di appalto per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani della città di Lecce; contratto avuto inizio nel 2015 ed avente durata di anni nove.
«Ci risulta davvero incomprensibile l'attuale diniego dell'Amministrazione al riconoscimento degli incentivi richiesti dai lavoratori che peraltro svolgono un ruolo importate e delicato in riferimento al contratto in essere per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani - ha dichiarato l'avvocato Daniele Montinaro -.
Nel quadro economico del progetto iniziale del contrattto erano già stati previsti € 300.000,00 per la progettazione ed esecuzione del contratto (compresi incentivi); nel 2019 il quadro economico è stato rimodulato e sono stati aggiornati anche gli incentivi per un importo pari a € 1.265.023,22 per i nove anno di contratto.