Concerti e discoteche. Queste le punte di diamante dell'intrattenimento

Concerti e discoteche. Queste le punte di diamante dell'intrattenimento
di Maddalena MONGIÒ
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Domenica 19 Agosto 2018, 18:13
Concerti e discoteche. Queste le punte di diamante dell'intrattenimento in salsa salentina. Un giro d'affari che viaggia attorno ai 25 milioni di euro e vede saldamente in seconda posizioni il Salento tra le province pugliesi (al primo posto Bari) con 37.002 spettacoli spalmati tra cinema, balletto, mostre, teatro, lirica, attività sportive, ma anche eventi annessi alle sagre e alle feste patronali ormai da tempo must dell'estate salentina.
Lo certifica l'Annuario dello spettacolo 2017 elaborato dalla Siae confermando che il settore degli spettacoli, da anni, registra performance migliori rispetto ad altri settori produttivi. Senza trascurare l'intrattenimento notturno, discoteche e dintorni, che nel Salento da solo ha fatto girare 100 milioni di euro. Quindi il totale sarebbe di 125 milioni. Però non è tutto oro quel che luce perché quest'anno la musica ha note stonate. L'estate salentina ha subito significativi contraccolpi dalla chiusura del Gondar e delle Cave, a Gallipoli, tutti da contabilizzare per valutare l'impatto.
Già nel 2017 c'è stato un campanello. Il giro d'affari degli spettacoli ha subito una contrazione, rispetto al 2016 di tre milioni passando da circa 28 milioni ai circa 25 del 2017. Non sono diminuiti gli eventi, anzi, ma gli incassi. Nel 2017 a Lecce e provincia ci sono stati 37mila eventi a fronte dei quasi 38mila del 2017. Pur rimando su un volume d'affari significativo, rispetto al 2016 sono in calo mostre, cinema (inteso come sbigliettamento nelle sale), attività sportiva, teatro ballo e concertini, tengono i concerti e la Siae certifica in crescita solo due voci: attrazioni dello spettacolo viaggiante e con pluralità di generi.
Un quadro con una linea di confine sottile tra bilancio positivo e negativo, per questo Maurizio Pasca, presidente nazionale Silb-Fipe e presidente Ena si dice pronto a portare a Lecce il vice premier Matteo Salvini e il ministro con delega al Turismo, Gian Marco Centinaio, per discutere delle prospettive per il settore dello spettacolo. E non solo. Pasca sottolinea come il mercato in nero dell'intrattenimento frutti al pari di quello ufficiale, ma esentasse e in regime di concorrenza sleale verso chi rispetta tutte le norme.
«Per quanto riguarda il settore dell'intrattenimento notturno parliamo di un giro d'affari che a livello nazionale è di un miliardo l'anno. Parallelamente un altro miliardo è sviluppato afferma il presidente Pasca da chi esercita abusivamente l'attività. Parlo di locali che non hanno le autorizzazioni per il ballo e non mi riferisco solo ai lidi, dentro ci sono masserie, ristoranti, alberghi: si balla dappertutto. Questo ha determinato che le discoteche siano in crisi da qualche anno, non per disamore verso l'intrattenimento danzante, ma per le location abusive che sottraggono fruitori».
E nel Salento? «Anche qui abbiamo il problema delle attività abusive puntualizza ancora Pasca , ma in estate i luoghi privilegiati per il ballo sono sempre le discoteche. Per il Salento l'intrattenimento notturno è molto importante e genera circa 100 milioni l'anno di giro d'affari. Il volume d'affari del 2018 probabilmente avrà un segno meno. Ci sono stati problemi con la chiusura del Parco Gondar perché sono venuti meno quei grandi concerti con incassi da 200mila a serata. Si tratta di un locale con introiti consistenti, primo in Italia o forse secondo dopo il Cocoricò, prima che fosse chiuso per quattro mesi per la morte di un ragazzo che aveva comprato e assunto droga fuori dalla discoteca. L'intrattenimento è parte integrante dell'offerta turistica e il Salento lo ha dimostrato negli ultimi anni. Purtroppo, in poco tempo, siamo riusciti a distruggere un settore che poteva generare benessere per il territorio. Le responsabilità sono diffuse, ma prima di tutto ci sono le amministrazioni comunali che hanno dato le autorizzazioni per poi revocarle. Serve una riflessione da parte di tutti i soggetti. Sto organizzando un convegno a settembre con i ministri Salvini e Centinaio per trovare soluzioni».
Mal comune, mezzo gaudio. Il settore dello spettacolo, anche su base nazionale, segnala criticità. Nell'Annuario dello spettacolo il 2017 è definito «anno contrastato per lo spettacolo e l'intrattenimento». Il volume d'affari è cresciuto del 4,45 per cento rispetto al 2016 (a differenza di quanto avvenuto nel Salento), ma per Siae è stato l'anno degli eccessi. «Da un lato crollo del cinema che, perdendo oltre 14 milioni di spettatori rispetto all'anno scorso, ha contenuto grandemente i fattori economici. Dall'altro il record mondiale di biglietti conseguito da Vasco Rossi nel concerto di Modena e le buone performance della lirica, del balletto e, ovviamente, dello sport». E ormai si guarda alla programmazione invernale.
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