È stata la fidanzata a trovare Antonio, ora l'autopsia per fugare i dubbi

È stata la fidanzata a trovare Antonio, ora l'autopsia per fugare i dubbi
di Katia PERRONE
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Sabato 16 Febbraio 2019, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 13:48

Si attendono i risultati dell'autopsia eseguita giovedì sul corpo di Antonio Rucco, il ristoratore salentino di 39 anni, originario di Trepuzzi, morto martedì in un letto d'ospedale a Londra, dove si era trasferito da qualche anno per inseguire le sue passioni ed realizzare il suo sogno di aprire un ristorante tutto suo. In quel ristornate, a tarda sera al termine del turno di lavoro, poco prima di tirare giù la saracinesca del suo locale, lo ha trovato la sua fidanzata. Impiccato ma ancora in vita. È morto poche ore dopo il ricovero d'urgenza in ospedale. Qualche ora prima, alle 23.33 di lunedì sera, il ristoratore trepuzzino aveva scritto l'ultimo post sul suo profilo social. Breve e semplice, e che non lasciava assolutamente presagire quello che da lì a poco sarebbe accaduto.
Ma cosa sia realmente accaduto dopo ancora adesso i suoi familiari non lo sanno. Non si danno pace e aspettano. Aspettano con ansia i risultati dell'esame autoptico. Sarà la relazione stilata dal medico legale a fugare ogni dubbio che attanaglia in queste ore la mente dei suoi cari. Della madre rientrata giovedì sera a Trepuzzi, dei suoi due fratelli, dei suoi parenti e degli amici più cari che, ancora increduli non si capacitano e non riescono ad accettare che la tragica fine capitata di Antonio. Nessuno di loro crede all'ipotesi del suicidio e attendono che le indagini della polizia londinese facciano il loro corso e che magari, in tempi brevi, riescano a fornire risposte utili per chiarire cosa realmente sia successo al 39enne.
Era conosciuto ed amato, Antonio, come l'inventore della piadina salentina preparata con ottimo olio d'oliva extravergine al posto dello strutto, ingrediente principale della versione romagnola. Era conosciuto per questa sua geniale trovata e per il suo estro culinario tanto a Lecce quanto a Londra, dove aveva raccolto negli anni consensi e recensioni degne di nota per il suo ristorante, e per la sua cucina fantasiosa ricca delle migliori e tradizionali ricette della cucina salentina e pugliese. A riconoscerne la bravura, e ad apprezzare il suo carattere gioviale e affabile, c'erano non solo i suoi conterranei, ma anche tanti londinesi che sul suo profilo in questi giorni gli hanno tributato l'ultimo saluto. I post di commiato si susseguono l'uno all'altro, in tante lingue. Dall'italiano all'inglese, al cinese, al salentino. Perché chiunque abbia conosciuto Antonio, chiunque si sia ritrovato avventore occasionale della sua piadineria di piazza Sant'Oronzo a Lecce, o assiduo cliente del suo ristorante, l'Antonio's Vegan Italian Kitchen al 393 di Cambridge Heath Road, a Londra, non ha potuto fare a meno di apprezzarlo e di affezionarsi a lui e di dedicargli, sul suo profilo e la pagina social del suo ristorante, un commovente e ultimo saluto.

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