Il Dea completa le nuove aperture. «Via ai trasferimenti dal Fazzi»

Il Dea completa le nuove aperture. «Via ai trasferimenti dal Fazzi»
di Maddalena MONGIO'
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Lunedì 12 Luglio 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:59

È l’ora del trasferimento dei reparti. Il Dea Fazzi esce dalla rete Covid e diventa centro dell’emergenza-urgenza. Il trasferimento dal corpo centrale del Vito Fazzi di Lecce di tutti i reparti (in particolare dell’area chirurgica), sarà avviato presto. «A breve termine», dice il direttore generale Asl Rodolfo Rollo. Già nel corso dell’estate, aggiungono dai vertici di via Miglietta. È il disegno originario, poi rimandato a causa della pandemia. Quello per cui è stato pensato e costruito il nuovo hub alle porte di Lecce. Un processo che, finalmente, si sblocca dopo un’attesa durata più del previsto.
Il mosaico si completerà tenendo conto che al quarto piano rimarrà in funzione il reparto di Pneumologia Covid diretto da Francesco Satriano, mentre in Rianimazione è ancora presente un solo paziente per cui con la sua dimissione si avvierà il processo di trasferimento dei reparti negli altri tre piani.

L'iter


Facciamo un passo indietro. Già lo scorso anno si accese la speranza di un Dea finalmente in funzione per le finalità a cui è destinato, poi il Covid, come si diceva, fece saltare i programmi. Ora è certo il trasferimento delle attività no-Covid. Un’anticipazione - che darà il via anche all’allestimento di un Polo pediatrico a cui sarà destinato un intero piano del Fazzi (una volta liberato dai reparti trasferiti al Dea) - l’hanno data anche l’assessore alla regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco e il direttore generale Asl Lecce Rodolfo Rollo in occasione della cerimonia della “Rinascita e degli abbracci” a Lecce di qualche giorno fa. «La ripresa delle attività al Dea significa rinascita – aggiunge Lopalco – a partire dalla sanità che è stata bloccata dall’emergenza Covid e ora si riparte con lo sforzo di tutti perché dobbiamo fare in modo che il virus non riprenda a correre».

E Rollo premette: «Si riparte dal Fazzi per gli interventi da fare in sanità. Prima di tutto riportare il Dea a quella che era la sua funzione originale: quella di Dipartimento di Emergenza e Accettazione. Secondo, una volta svuotato il corpo centrale del Fazzi realizzare il Polo pediatrico. Terzo riqualificare alcuni spazi destinati al corso di laurea in Medicina di prossima attivazione a UniSalento. In questo modo il Fazzi sarà luogo di ricerca, assistenza e formazione dei futuri medici». 

Il Dea


Il Dea è un concentrato di innovazione e tecnologia da 330 posti letto, incluse le degenze sub-intensive e intensive, capace di resistere ai terremoti (grazie ai 160 pilastri-isolatori antisismici) e di produrre energia da fonti rinnovabili, ma anche con una non comune cura dei particolari, grazie alla qualità dei materiali impiegati e degli arredi delle stanze di degenza, tutte dotate di tv e bagno, per assicurare il massimo comfort a pazienti e visitatori. Già dall’esterno l’edificio si presenta imponente: 52mila metri di superficie coperta distribuiti su cinque piani fuori terra e due interrati. La struttura dispone di pronto soccorso con quattro sale di Trauma Center, Traumatologia e Ortopedia con un percorso d’emergenza per i traumi maggiori e i politraumi.

Le sale


Previste 12 nuove sale operatorie allestite in un blocco autonomo adiacente all’area chirurgica. Su un unico livello è ospitato il Centro Cuore, dotato di una sala di Elettrofisiologia, due sale Angiografiche e un’avveniristica Sala Ibrida: una sala Operatoria Integrata dove è possibile effettuare diverse tipologie di interventi di cardiochirurgia e procedure interventistiche mini-invasive. Completano il ventaglio di funzioni tipiche legate all’emergenza-urgenza: l’Area Cerebrale, con Neurologia, Neurochirurgia e Stroke-Unit, e l’Area Chirurgica, con la Chirurgia Generale, Toracica e Maxillo-Facciale.

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