Ferite sulle mani e casa a soqquadro: Daniele ed Elenora hanno lottato contro l'assassino

Ferite sulle mani e casa a soqquadro: Daniele ed Elenora hanno lottato contro l'assassino
di Erasmo Marinazzo
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Domenica 27 Settembre 2020, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 09:18

Tracce di sangue nella cucina e nel soggiorno, mobili spostati e ferite sulle mani di Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Un vano tentativo di difendersi dalla ferocia dell'assassino che - in soli quattro minuti - ha posto fine alle loro giovani vite con 60 coltellate.

Un’ampia chiazza di sangue davanti alla porta di ingresso. Lì dove si sono spenti gli ultimi attimi di vita di Eleonora. E ancora sangue  di Daniele, squarciate dalle coltellate, sul pianerottolo di fronte alla loro casa al secondo piano della palazzina di via Montello, a Lecce, dove i due ragazzi erano andati a vivere poche ore prima che lunedì scorso un uomo armato da coltello da sub mettesse in atto il piano di distruggere le loro vite ed il loro futuro insieme lì, in quell’appartamento. La mattanza è durata appena quattro minuti e quasi certamente l'assassino era già nel palazzo, se non proprio dietro la porta. Alle 20.49 Eleonora posta su Instagram una storia per raccontare l'emozione della serata. Alle 20.53 già arrivano le prime telefonate alle forze dell'ordine dei vicini di casa allarmati dalle urla dei due ragazzi.
Tracce dell’inizio della mattanza. Mobili ed arredi fuori posto parlano della concitazione di quei momenti che hanno distrutto i progetti di una giovane coppia-modello.

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Le prime coltellate in casa e poi il tentativo di sottrarsi alla furia cieca dell’assassino: è riuscita ad andare appena oltre la soglia di casa, Eleonora Manta, 30 anni, originaria di Seclì, laureata in Giurisprudenza con aspirazioni di entrare in magistratura e da luglio dell’anno scorso in servizio nel ruolo di funzionaria dell’ufficio pensioni della sede Inps di Brindisi. Il fidanzato Daniele De Santis, 33 anni, promessa arbitrale del campionato di calcio, in procinto di passare in serie B, ha percorso tutto il ballatoio tra i pianerottoli della sua casa e quello di chi abita difronte: ha lottato con l’assassino, un tonfo assordante contro una delle porte ha messo in allarme i vicini. E due di loro istintivamente si sono affacciati ed hanno visto il ragazzo disteso per lungo sulle scale che conducono al primo piano. Ed hanno visto fuggire un uomo con in testa calato il cappuccio nero della sua felpa.
 

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