Meloni: «Pericolo fascismo? Svanirà dopo la campagna elettorale. E torneremo a parlare dei problemi dei cittadini»

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
di Paola ANCORA
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Venerdì 10 Maggio 2019, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 15:08
Dall'inchiesta con decine di indagati per “metodi e slogan fascisti” aperta dalla Procura di Bari, alle polemiche sul Salone del Libro, dal quale - dopo l'avvio di indagini da parte della magistratura - è stato escluso, perché vicino a Casapound e dichiaratamente fascista, l'editore di Altaforte Francesco Polacchi.
Una serie di fatti di cronaca, con strascichi polemici che, oggi, nel giorno dell'anniversario del primo rogo di libri a Berlino - rogo che aprì, nel 1933, la drammatica stagione del nazismo tedesco - la presidente di Fratelli d'Italia, candidata alle Europee e capolista, Giorgia Meloni commenta al Nuovo Quotidiano di Puglia.

«Curiosamente - dice - questo pericolo del fascismo in Italia scatta sempre insieme alla par condicio. Ogni volta che arriva una campagna elettorale, una serie di quotidiani e settimanali e certa intellighenzia italiana, non sapendo come fare la campagna elettorale, giacché hanno molto poco da dire, decidono di sventolare il “mostro” del rischio fascismo, che svanisce all'indomani del voto. Quindi per questi giorni di par condicio, ci dobbiamo tenere il refrain del fascismo. Poi potremo tornare a parlare anche dei problemi e dei temi che interessano i cittadini».

L'intervista integrale, domani, sul Nuovo Quotidiano in edicola.




 
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