Da 5 mesi senza stipendio: i dipendenti Alba Service protestano in prefettura

Da 5 mesi senza stipendio: i dipendenti Alba Service protestano in prefettura
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 12:26
E' il giorno della protesta: decine di lavoratori di Alba Service, la società partecipata dalla Provincia, stanno manifestando in tuta da lavoro in queste ore davanti alla prefettura di Lecce.

“Siamo da cinque mesi senza stipendio. Passeremo il Natale a Palazzo dei Celestini”. Sono in 130 i lavori che si trovano in questa situazione senza che s'intraveda qualche soluzione all'orizzonte. I dipendenti Alba Service sono riusciti ad ottenere dal prefetto Claudio Palomba un incontro in queste al fine di individuare una soluzione concreta ad una vertenza che si trascina ormai da troppi mesi e che ad oggi sembra allo stallo. A tre settimane dall’accordo “salva partecipata” siglato dallo stesso Palomba ma anche dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dal commissario liquidatore di Alba Service e dalle organizzazioni sindacali, per i dipendenti della partecipata nulla è cambiato. Anzi, la situazione sembra essere peggiorata. Eppure il documento parlava chiaro: il liquidatore si sarebbe impegnato a redigere un nuovo piano di impresa, la Regione avrebbe individuato tra le maglie della riforma Delrio e della Legge di Stabilità 2016 nuovi servizi aggiuntivi da trasferire ad Alba Service mentre ai sindacati toccava il compito di valutare la procedura del contratto di solidarietà per salvare i posti di lavoro. “Nonostante il protocollo non si vede ancora nessuno spiraglio di luce” torna a lanciare l’appello Alessandro Monosi, di Fisascat Cisl. “Il primo incontro dei giorni scorsi non ha dato l’esito sperato – attacca – Tutti i dipendenti attendono ancora cinque mensilità e sono alla canna del gas. La legge Delrio avrebbe dovuto tagliare i costi della politica, in realtà gli unici tagli sono stati quelli dei posti di lavoro e dei servizi ai cittadini”. Ancora più critico il segretario di Ugl Vito Perrone: “In occasione delle feste natalizie i lavoratori attendevano almeno una mensilità sugli arretrati – attacca – Ma il liquidatore ha pensato bene di andarsene in vacanza. Lo stesso non può fare il presidente Antonio Gabellone a cui ora chiediamo di presenziare al nuovo tavolo prefettizio. E se così non sarà, passeremo il Natale a Palazzo dei Celestini. C’è un protocollo e va rispettato”.