Asl, la resa è sui cartelli: “Nessuna certezza sulla tempistica"

Asl, la resa è sui cartelli: “Nessuna certezza sulla tempistica"
di Bernardette PENNETTA
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Venerdì 3 Giugno 2016, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 18:23

CAMPI SALENTINA - Forti tensioni e notevoli disagi nel comprensorio Asl di Campi Salentina dove sono sospese le prenotazioni agli sportelli del Cup e funzionano ormai da giorni a singhiozzi. Il motivo? Un blocco del sistema informativo aziendale che continua a creare notevoli disagi per utenti e per gli operatori che questa mattina hanno dovuto nuovamente fermarsi tanto che chi si è presentato in queste ore per prenotare le visite specialistiche sarà costretto a tornare lunedì, ma non non è detto che per allora la situazione si sia sbloccatta, come testimoniano anche i cartelli affissi dagli impiegati, gettati nella totale incertezza.
I cartelli parlano chiaro: "avaria della rete aziendale" e impossibilità di dare "nozie certe sulla tempistica di risoluzione del problema".

 

A nulla è infatti servito l'intervento di manutenzione straordinaria sui sistemi informativi aziendali di lunedì scorso, per cui è stato vietato l'utilizzo dalle 14 alle 18 dei computer di tutti i distretti socio sanitari della Asl di Lecce preposti al servizio di prenotazione delle visite specialistiche. Il servizio ha ripreso a funzionare ma sempre a intermittenza e con l'esclusivo utilizzo della ricetta rossa (quella mandata in pensione mesi fa ma a quanto pare l'unica utilizzabile) perché quella dematerializzata ha continuato a creare intoppi. Il blocco del sistema centralizzato, ovviamente, coinvolge un pò tutti: i Cup aziendali, i laboratori di analisi, le farmacie e tutte le strutture accreditate. Certamente le vere vittime di questo sistema sono i pazienti che hanno esaurito la pazienza considerato che per qualcuno non è la prima volta che ritorna a chiedere un servizio che dovrebbe essere garantito: «Siamo qua ad elemosinare il diritto alla salute – riferisce un paziente con rammarico -. E' una vergogna assistere a tutto ciò. Mi chiedo dove stiamo andando a finire».   

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